Medjugorje: la Madonna svela a Marija i tre verbi per star bene sulla terra

La Madonna da Medjugorje ci parla attraverso tre verbi. Un forte invito a pregare, lavorare e soprattutto testimoniare. Come? Ce lo spiega Don Renzo Lavatori.

Medjugorje - Marija

La Vergine Maria da Medjugorje ci spiega come trovare beneficio, forza e speranza dalla nostra missione di testimoni.

Don Renzo Lavatori commenta per la Luce di Maria l’ultimo messaggio da Medjugorje del 25 Agosto 2019

L.d.M. – Don Renzo, l’ultimo messaggio lasciato dalla Vergine Maria alla veggente Marija a Medjugorje è un invito molto chiaro e diretto. Cosa ci chiede la Regina della Pace?

D.R.L. – Il messaggio può essere letto sotto tre angolazioni: l’amore per il Regno dei cieli; la testimonianza nel mondo; la decisione per una vita santa.

L’amore per il Regno dei cieli

L.d.M. – Don Renzo, come inizia il discorso della Madonna?

D.R.L. – La Vergine avvia il suo discorso in tre verbi precisi e impegnativi: pregare – lavorare – testimoniare: «pregate, lavorate e testimoniate con amore il Regno dei cieli». I tre verbi all’imperativo indicano un ordine autorevole di una maestra o guida di formazione e di vita per i propri discepoli.

L.d.M. – Parliamo del primo aspetto?

D.R.L. – La preghiera costituisce la fonte o la forza da cui scaturisce ogni altra cosa. Non si può fare nulla di buono per la costruzione del regno di Dio se non si comincia nella preghiera, la quale consente a noi, povere creature umane, di essere irrorate, vivificate e rinvigorite dalla potenza divina che dal cielo discende sulla terra. In effetti solo con tale potenza a noi è consentito di compiere opere fruttuose e benefiche. Ciò dimostra che tutta la nostra esistenza e il nostro comportamento umano va sempre preordinato in senso assoluto da questa origine primaria e indispensabile per qualsiasi impresa a livello cristiano e umano.

medjugorje
photo web source

L.d.M. – Il secondo aspetto è quello del lavoro

D.R.L. – Esatto. Alla preghiera succede, conseguentemente, il lavoro assiduo e costante nel valore interiore di formazione e di maturazione della fede e della verità, che ci plasmano e ci educano a essere idonei per giungere al terzo aspetto, quello della testimonianza, che dev’essere chiara ed efficace. Il tutto si anima e si adorna di amore, perché tutto va fatto con la disponibilità del cuore e non come un semplice gesto formale di evangelizzazione. Solo l’amore dona sapore e gioia alla testimonianza del Vangelo.

L.d.M. – Don Renzo, la prima frase si chiude con le parole: «affinché possiate stare bene qui sulla terra». cosa vuole sottolineare la Vergine?

D.R.L. – Consolazione e soddisfazione. Con queste parole la Vergine fa capire che se uno vive di preghiera intensa e fedele, lavorando con impegno e generosità, trova un beneficio anche su questa terra.

L.d.M. – In che senso?

D.R.L. – Nel senso che l’unione con Dio e la nostra generosità di servire i fratelli non è solo una realtà che si riversa all’esterno verso gli altri, ma ritorna verso di noi e ci colma di pace e di vera gioia del cuore.

L.d.M. – Perciò ci si guadagna su tutti i fronti.

D.R.L. – Fuori e dentro di noi. Che meraviglia! Di fatto tutti noi possiamo costatare tali benefici effetti, quando stiamo con Dio e camminiamo amorevolmente con i fratelli. Si forma un flusso stupendo di scambio nel dare e ricevere, una specie di raccordo tra coloro che si donano e coloro che accolgono il dono. In fondo non si fa altro che anticipare già su questa terra quella felicità che si effettuerà nella vita eterna.

medjugorje

Da Medjugorje la testimonianza tra i popoli

L.d.M. – Il terzo aspetto è il testimoniare. Come adempiere pienamente a questa richiesta della Madonna?

D.R.L. – Equipaggiati di preghiera e lavoro, noi siamo benedetti dal Signore, cioè veniamo ricolmati nelle sue grazie e in modo particolare del suo Santo Spirito. In tal modo si moltiplicano gli effetti e i frutti della nostra testimonianza, fino ad arrivare ad un risultato centuplicato. Veramente si può dire che l’evangelizzazione dei popoli raggiungerebbe tutta la faccia della terra e si attuerebbe una grande conversione a Cristo: «Figlioli, Dio benedirà il centuplo il vostro sforzo e sarete testimoni tra i popoli». Ciò ci incoraggia e ci sprona a non fermarci e a non perdere la speranza. Tuttavia va ricordato che tutto il nostro impegno di testimoniare va fondato e sostenuto dalla preghiera e dalla crescita interiore di fede e di amore.

L.d.M. – Don Renzo la frase che segue recita così: «Le anime dei non credenti sentiranno la grazia della conversione e il Cielo sarà grato per le vostre fatiche e i vostri sacrifici». Parole che ci hanno lasciato non poco sorpresi. Qual è il significato di questa espressione?

D.R.L. – Si rimane sorpresi e perplessi. Si parla di gratitudine da parte di Dio verso di noi. Noi pensavamo che il nostro lavoro fosse un dovere e una conseguenza della nostra testimonianza dell’amore di Maria. Invece ella dice che il Cielo, cioè tutto l’ambito celeste divino del regno, cominciando dalla Trinità Santissima fino agli Angeli e ai Santi, si china su di noi per ringraziarci di quanto facciamo su questa Terra. Una cosa impensata e grandiosa, che solo la divina bontà può giustificare. Ne segue che non possiamo esimerci dal nostro impegno generoso e fedele.

Don renzo Lavatori

La decisione per una vita santa

L.d.M. – Come conclude questo suo messaggio da Medjugorje la Madonna?

D.R.L. – Alla fine la Vergine raccoglie il suo insegnamento in due frasi lapidarie: una è quella di sottolineare che lo strumento migliore per una testimonianza verace è il rosario. Bella è l’immagine di descrivere i suoi discepoli portatori del rosario nelle proprie mani, come un’arma spirituale e una catena di amore che giunge vitalmente e felicemente a Maria: «Figlioli, testimoniate con il rosario nella mano che siete miei, e decidetevi per la santità». Non ci sono altre soluzioni più fulgide e radiose. Tutti siamo chiamati a diventare santi, cioè a configurarci a Cristo e immergerci nella divina volontà. Il mezzo più idoneo è precisamente quello di tenere il rosario in mano, nel significato di recitarlo, meditarlo e viverlo pienamente e totalmente.

L.d.M. – Abbandonarsi alla divina volontà, non è sempre così semplice

D.R.L. – Va detto che tutto questo comporta fatiche e sacrifici, ma la nostra forza non sta nella nostra debolezza, ma nell’onnipotenza della preghiera e in specifico nell’attaccamento alla Vergine Madre, con il rosario, perché siamo suoi figli e solo una madre santa e sapiente come lei ne può essere il sigillo di sicurezza e di validità. Ciò avviene in quanto siamo suoi apostoli, perché le apparteniamo in un rapporto di vero filiale amore tra noi e Maria.

Medjugorje Don Renzo Lavatori - Maria

Preghiera di Don Renzo Lavatori: Aiutaci o Maria

O Vergine cara, ti esprimiamo tutta la nostra gratitudine e principalmente il nostro filiale amore. È vero che siamo figli tuoi e tali vogliamo essere per sempre, già su questa terra e poi nell’eternità felice del cielo. Aiutaci a rafforzare ogni giorno sempre più il legame che si stabilisce tra noi, tuoi figli pellegrini sulla terra in mezzo a un mondo angosciato, e la tua materna protezione.

Ciò avviene attraverso la preghiera del rosario che dobbiamo portare sempre con noi e recitarlo con devozione. Siamo certi che, accolti nel tuo Cuore Immacolato, noi potremo attraversare tempi burrascosi e difficili, ma con te non temiamo di nulla e ci appressiamo a vivere in perfetta e totale unione con te. Vogliamo darti un abbraccio che ci unisce per tutti i secoli dei secoli. Amen

© Riproduzione riservata

Gestione cookie