Tra le tante testimonianze che giungono da Medjugorje, quella di padre Lawton ha un sapore particolare: il suo arrivo nel paese bosniaco, infatti, ha portato ad un cambiamento radicale nel modo di celebrare le Adorazioni che è sopravvissuto fino ad oggi.
Cresciuto in una famiglia numerosa e dai saldi principi cattolici, Lawton ha seguito la sua vocazione e dopo aver terminato il seminario è stato ordinato sacerdote nel 1984. Sin dai primi anni del suo incarico, il sacerdote britannico ha subito una fascinazione particolare per quello che stava accadendo a Medjugorje, così sul finire degli anni ottanta ha deciso di effettuare un pellegrinaggio per vedere con i propri occhi se quello che sentiva dai suoi fedeli era vero.
Giunto a Medjugorje padre Lawton è subito stato colpito da due particolari: il primo era la gentilezza degli abitanti ed il secondo era il modo in cui questi vivevano la propria fede. Andato a confessarsi da padre Slavko, padre Lawton gli ha confidato il suo desiderio di unire l’amore per Dio con quello per la musica (passione trasmessa dal padre). Padre Slavko gli ha detto che era un desiderio ammirevole e lo ha incoraggiato a fare un tentativo: durante la messa serale padre Lawton ha intonato alcuni canti.
L’esperimento piacque ad entrambi ed è stato riproposto in seguito durante l’Adorazione condotta da padre Slavko. Da quella sera in poi tutte le Adorazioni effettuate a Medjugorje sono condotte con l’accompagnamento musicale. Il sodalizio con padre Lawton ha convinto padre Slavko ad organizzare il festival dei giovani nel 1990, una manifestazione che continua ancora oggi e a cui il sacerdote britannico non è mai mancato.
certamente la musica è una delle parti integranti dei momenti liturgici a Medjugorje chi di noi non è rimasto commosso dai canti di Adorazione che ormai sono divenuti famosi in tutto il mondo, quanti di noi si sono commossi al suono magico del violino di Melinda Dumitrescu che tocca il cuore e fa vibrare l’anima.