Madre Teresa racconto di cosa ottenne dalla Madonna di Medjugorje
La futura Santa raccontava del suo incontro con Fidel Castro e di quando aveva chiesto al “Leader Maximo”di poter portare, anche a Cuba, un po’ di sollievo ai malati: “Con le mie suore – aveva detto Madre Teresa – vorrei portare un po’ della tenerezza di Dio ai vostri ammalati, ai vostri poveri”;
Parlò quindi anche dei vari centri di accoglienza aperti a Zagabria, a Skopje, a Lubiana e di essere arrivata in moltissime città ad annunciare quanto fosse importante occuparsi dei poveri.
“La Madonna mi guida. – Prosegue Madre Teresa – Son sempre più i paesi che vogliono le mie suore. M’han chiamata anche a Spalato ed a Subotica. Lo so, è la Madonna che guida tutto questo”. Le sue “case” hanno sempre accolto le persone indigenti e tantissimi bambini abbandonati, a cui si cercava di regalare un futuro dignitoso.
Ma Madre Teresa racconta anche di essersi rivolta alla Madonna, e di aver inviato per questo un messaggio particolare proprio a Medjugorje, per domandare delle grazie speciali.
Lei chiedeva di poter “aprire una casa in Russia, che si potesse trovare una medicina contro l’AIDS e che la Madonna aiuti in modo particolare l’India. Sono convinta che la mia prima domanda è stata esaudita. Di questo son così riconoscente alla Madonna di Medjugorje. Non abbiamo però ancora un rimedio contro l’AIDS”.
E aggiunse: “Così verrei volentieri a Medjugorje … farò del mio meglio per venire a ringraziare, perché è stata esaudita la prima supplica. Dite però alla Madonna che attendo siano esaudite le altre domande. Io seguo Medjugorje. So che vi viene molta gente e molti si convertono. Ringrazio Iddio che opera così nel nostro tempo. Mi è stato tanto caro ricevere da voi e dai veggenti un’immagine di Medjugorje benedetta dalla Madonna, durante un’apparizione”.
E svela il motivo del perché non era ancora andata in Bosnia-Erzegovina: “Ma se vengo, molti verrebbero per me. E questo non va bene. Questo è il motivo per cui non sono venuta ancora, per quanto molti amici m’abbiano invitata a venire”.
Nella sua grande umiltà, Madre Teresa cercava il modo non attirare su di se troppa attenzione, sapendo bene che quella doveva essere riservata alla Madre celeste e ai suoi inviti alla pace.
Padre Slavko le chiese: “Madre, secondo il tuo pensiero, qual è il modo più facile di riportare pace e amore e così evitare l’aborto?”
Lei rispose: “Semplicemente bisogna incominciare a pregare. Bisogna riportare la preghiera nella famiglia. Questo vuol dire restituire Dio alla famiglia. Allora tutto il resto si risolverà. Se davvero . incominciamo ad amare, il nostro amore diventerà azione, sarà operoso. Un bimbo è un bel dono di Dio ad ogni famiglia. In lui si manifesta nella maniera migliore il tenero amore di Dio. Salvando un bambino, salviamo difatti un tabernacolo vivente di Dio.
E’ spaventoso che si distrugga un tabernacolo vivente dell’amore. Sono tante le famiglie distrutte, perché prima hanno distrutto il tabernacolo vivente dell’amore e della vita. (…) Per questo io con le mie suore ho tanto lottato e lotto per l’adozione di bambini. Vi prego, impegnatevi ad arrestare il male che è l’aborto e così cambierete il destino del mondo”.
Antonella Sanicanti
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