Raffaella Mazzocchi, è una giovane ragazza italiana come tante altre la sua vita scorre normale fino ai sedici anni quando si ammala a causa di un virus che le brucia il nervo ottico dell’occhio destro, le causa continui attacchi di epilessia, e compromette anche fortemente la capacità visiva dell’occhio sinistro.
Questo fatto l’ha portata anche a smarrirsi nella fede le sue parole nella disperazione erano:
” Pregavo solo che cessassero i mal di testa, pregavo solo per questo, perché sparissero quelle crisi terribili, la malattia infatti peggiorava, io stavo sempre più male, a casa tutto mi era tutto difficile, era pesante la situazione, dicevo …basta, non ce la faccio più”
Mi propongono di andare a Medjugorje era il giugno del 2009 proprio in concomitanza dell’anniversario delle apparizioni il 25 giugno, io non me la sentivo di andare a causa delle mie condizioni fisiche, anche perchè non credevo più ero arrabbiata, non avevo più fede non speravo più niente. ma la chiamata della Madonna è stata più forte di ogni mia resistenza, poi tutto è cambiato d’improvviso la salita alla collina delle apparizioni, la statua bianca della Vergine Maria, che si erge a protezione del piccolo villaggio bosniaco e sembra toccare il cielo. Dono di una famiglia coreana per la guarigione del proprio figlio, simbolo di speranza, per ogni pellegrino che, da ogni parte del mondo, si inginocchia ai suoi piedi. E poi la discesa fino ad arrivare alle croci blu dove è avvenuta la mia guarigione luogo molto caro ai fedeli, anche qui la Vergine è apparsa e ha lasciato i suoi messaggi pieni di amore, ed è proprio davanti a questa croce che è avvenuto il Miracolo.
Ecco il suo commovente racconto:
“Quando sono arrivata a Medjugorje sono entrata in un’altra dimensione, un altro mondo, ho ritrovato una serenità mai provata, e la prima notte, io che non dormivo mai, io che vivevo di psicofarmaci e sonniferi, ho dormito per la prima volta tutta la notte, fino alla mattina. Il giorno, con mia madre e mia cognata, sono salita sopra alla collina delle apparizioni, abbiamo pregato e fatto le foto, poi siamo scese alla croce blu e a un certo punto, mia cognata mi ha detto “guarda il sole… gira”, poi con i suoi occhiali ho guardato il sole e ho perso completamente la vista, non ci vedevo più, neanche con l’altro occhio, è durata cinque lunghissimi minuti, non passavano mai, duravano in eterno, piangevo e avevo tanta paura. Poi ho aperto l’occhio malato e vedevo il mio piede, e non ci credevo mi sembrava impossibile, non riuscivo a pensare, poggiavo la mano sull’occhio buono, fu una cosa bellissima, mi chiedevo a me perché a me, perché qua, e dissi a mamma….”ci vedo, ma non dire niente a nessuno”.
Mia cognata mi disse mi vedi? E io vedevo tutto, vedevo loro, vedevo le cose, vedevo mia cognata che mi faceva i gestacci, e fu bello e tutti iniziammo a piangere. Io avevo paura che fosse tutto finto, che mi sarebbe passato, mi sentivo un bruciore negli occhi, non di dolore ma di calore” Raffaella, dopo aver ritrovato la vista è tornata tante volte a farsi visitare dal suo medico che già dal 2004 le aveva detto di desistere dal cercare una soluzione perché la sua malattia era irrecuperabile.
Il medico ha ripetuto varie volte la visita e ha dovuto riconoscere che era completamente guarita.
La felicità del dottore era la stessa di Raffaella, la sua patologia, la negrità ottica retrobulbare permanente, non dava alcuna possibilità di guarigione, ora invece, incredibilmente, il suo nervo ottico era rinato, era rosa e non più nero e bruciato come prima. Raffaella ha recuperato 12/10 nell’occhio malato. “La Madonna ci ha messo la mano” dice Raffaella “anzi mi ha proprio abbracciata”. Dio è grande e io a Medjugorje l’ho davvero sperimentato”