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Medjugorje

Ultimo messaggio da Medjugorje: Don Renzo Lavatori ci aiuta a comprenderne il contenuto

Don Renzo Lavatori commenta per La Luce di Maria l’ultimo messaggio da Medjugorje del 25 novembre 2018.

Chi è Don Renzo Lavatori

“Debbo riconoscere che in effetti senza la presenza e l’azione delle tre Persone divine, la mia vita sarebbe stata insignificante e priva di opere significative per il Regno di Dio. Posso solo esprimere una profonda gratitudine e gridare dal mio intimo la preghiera di Cristo nello Spirito: Abbà, Padre mio”.
Così si presenta don Renzo Lavatori, originario di Monte Roberto (AN) e laureato in Teologia dogmatica.

Tra le cariche da lui ricoperte c’è quella di docente di Teologia dogmatica, alla Pontificia Università Urbaniana di Roma; di docente presso l’ISSR dell’Apollinare dell’Università della Santa Croce; di docente presso l’Ecclesia Mater del Laterano per la teologia ai laici del vicariato di Roma.
Ma don Renzo Lavatori è anche membro della Pontificia Accademia Teologica e conduttore di insegnamento teologico a Radio Maria.
E’ autore di molti testi e ci aiuta a comprendere l’ultimo messaggio della Regina della Pace a Medjugorie, quello affidato a Marija il 25 Novembre scorso.

Don Renzo Lavatori commenta per la Luce di Maria l’ultimo messaggio di Medjugorje

“Questo messaggio esprime il suo più profondo significato con quattro parole iniziali, tra loro collegate: grazia – preghiera – attesa – donazione: “Cari figli! Questo tempo è tempo di grazia e di preghiera, tempo di attesa e di donazione. Dio si dona a voi perché lo amiate al di sopra di ogni cosa”. Si tratta di “grazia”, cioè di effusione di amore, di luce, di perdono, di forza, di vita, che viene da Dio e che, da parte nostra, deve corrispondere una “preghiera” viva e sentita, di intensa fede. D’altronde noi siamo “in attesa” della venuta di Gesù in questo tempo prezioso di Avvento e da parte di Dio vi è un’altrettanta “attesa” per la nostra disponibile risposta al suo disegno di salvezza.

Inoltre Egli attua una generosa “donazione” verso di noi, inviando il suo diletto Figlio in mezzo a noi, affinché anche noi “ci doniamo a Lui” in maniera totale, incondizionata e abbondante. Si stabilisce così una meravigliosa comunione tra Cielo e terra, tra Dio e noi sue povere creature. Questo è il senso più bello e fruttuoso del Natale: il Signore creatore e salvatore si abbassa fino al nostro misero livello, affinché noi ci innalziamo verso la sua santità infinita. Dio si è fatto carne, rimanendo perfetto Dio, perché noi potessimo divenire figli suoi a immagine del Figlio suo incarnato. Mirabile scambio di amore e di salvezza tra la sfera divina e la sfera umana, di cui la Vergine Maria ci invita a prendere coscienza in questo tempo di preparazione, per vivere un Natale autenticamente cristiano.

Don Renzo Lavatori: “aspettiamo a cuore spalancato la nascita del nostro Redentore”

Subito dopo Ella ci suggerisce una piena apertura d’animo sia personale di ciascuno di noi sia delle nostre famiglie, in cui deve esserci l’attesa vigilante, orante e amante: “Perciò, figlioli, aprite i vostri cuori e le vostre famiglie affinché quest’attesa diventi preghiera ed amore e soprattutto donazione”. Davanti a queste parole stimolanti non possiamo restare indifferenti, in particolare in questo periodo di Avvento, nel quale aspettiamo a cuore spalancato la nascita del nostro Redentore. Si sa che oggi si celebra un Natale molto materialistico, pensando ai regali e mettendo al centro il vecchio e barbuto babbo natale, che copre ogni altro aspetto spirituale e benefico.

Mentre il Festeggiato, il Protagonista, Gesù il Cristo, il Verbo incarnato, resta emarginato, nascosto, privato di accoglienza, di amore e adorazione. Lui, il divino Bambino, che ci porta la salvezza, la vera pace, la redenzione dai nostri peccati e sofferenze, non viene considerato né apprezzato, come dice il vangelo: “Venne tra i suoi ma i suoi non lo hanno accolto”. Tocca a noi, figli e apostoli di Maria, renderci disponibili a rimettere Gesù al posto che gli compete e dare a Lui l’onore che gli è dovuto, l’amore grato e sincero, come hanno fatto i pastori, i magi e gli angeli osannanti sulla capanna di Betlemme.

Naturalmente sua Madre ne rimane rattristata e si rivolge a noi per ravvivare la nostra fede e la piena adesione al suo amato e benedetto Figlio!
La conclusione del messaggio ci riempie di conforto e di gioia, in quanto la Vergine, che sta accanto a noi e ci guida e protegge, fa capire che vi sono numerosi frutti buoni, i quali si espandono nel mondo e portano pace, amore e tanta speranza nei cuori: “Io sono con voi, figlioli, e vi esorto a non rinunciare al bene, perché i frutti si vedono, si sentono, arrivano lontano”. E dinanzi a così grande bene, il maligno si scatena e insidia le anime per condurle fuori della preghiera e della vita cristiana. Vi è una lotta impetuosa ma noi dobbiamo rimanere saldi e forti con la grazia divina e la materna intercessione di Maria, Madre di Dio e Madre nostra: “Perciò il nemico è arrabbiato e usa tutto per allontanarvi dalla preghiera”. Grazie, o Maria, perché ci mostri così grande amore, protezione e conforto. Noi sappiamo che tu non ci abbandoni e per questo siamo sereni e fiduciosi figli tuoi. Amen.

Leggi anche: Medjugorje: Messaggio del 25 Ottobre 2018 a Marija

Antonella Sanicanti

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