Medjugorje è sotto i riflettori del mondo, ma nessuno può negare i santi frutti prodotti fino ad oggi

Tante cose si stanno dicendo su e di Medjugorje in questi giorni. Forse troppe…! Forse finiscono per confondere le idee a molti…

Noi qui vogliamo fare una memoria di quanto detto e avvenuto in passato, quasi a sigillo dell’aspetto positivo di quanto da 36 anni sta avvenendo in questa terra benedetta.

Eccoci quindi a riportare – nuovamente – alcune dichiarazioni del Papa tanto amato e che tanto ha amato e venerato la Vergine, al punto di affidarle tutto di sé tutta la sua vita. Dichiarazioni che hanno circolato a voce, nei media e che sono state riferite da testimoni affidabili.

E’ noto che Papa Giovanni II durante un colloquio privato abbia detto a Mirjana Soldo: “Se non fossi Papa, sarei già a Medjugorje a confessare“.

Un vescovo brasiliano Monsignor Maurillo Krieger, che ha visitato Medjugorje quattro volte, scrive: “Nel 1988, insieme a otto altri vescovi e trentatré sacerdoti, sono stato in Vaticano per gli esercizi spirituali. Il Papa sapeva che dopo gli esercizi molti di noi si sarebbero recati a Medjugorje. Prima che lasciassimo Roma, dopo una Santa Messa privata con il Papa, egli ci disse, sebbene nessuno glielo avesse chiesto: “Pregate per me a Medjugorje.” In un’altra occasione dissi al Papa: “Vado a Medjugorje per la quarta volta.” Il Papa meditò per un po’ e poi disse: “Medjugorje, Medjugorje. E’ il centro spirituale del mondo.” Lo stesso giorno parlai con altri vescovi brasiliani e con il Papa durante il pranzo e gli dissi: “Santità, posso dire ai veggenti di Medjugorje che Lei invia loro la Sua benedizione?” Ed egli rispose: “Sì, sì” e mi abbracciò.”

Ad un gruppo di medici che presentavano la loro missione contro l’aborto, il Papa disse: “Oggi il mondo ha perso il significato della vita e del soprannaturale. A Medjugorje molti hanno cercato e trovato questo senso nella preghiera, nel digiuno e nella confessione.”

In un articolo del settimanale cattolico coreano “Notizie cattoliche” pubblicato l’11 novembre 1990 si legge: “Al termine dell’ultimo sinodo dei vescovi a Roma, i vescovi coreani furono invitati a colazione dal Papa. In quella occasione Monsignor Kim si rivolse al Papa con le seguenti parole: “Grazie a Lei la Polonia si è liberata del comunismo.” Il Papa replicò dicendo: “Non sono stato io. E’ opera della Vergine Maria, come Ella aveva annunciato a Fatima ed a Medjugorje“. L’arcivescovo Kwanyj poi disse: “In Corea, nella città di Nadje, c’è una Vergine che piange.” Ed il Papa: “…Ci sono dei vescovi, come quelli in Jugoslavia, che sono contrari… ma bisogna anche guardare alla moltitudine di persone che sono sicure di questo, alle numerose conversioni… tutto ciò è conforme al Vangelo; tutti questi fatti devono essere seriamente esaminati.” La sopra citata rivista riporta quanto segue: “Questa non è una decisione della Chiesa. Questa è un’indicazione in nome del nostro comune Padre. Senza esagerare, non bisogna trascurare tutto ciò…”. (Dalla rivista “L’homme nouveau”, 3 febbraio 1991). (Nasa ognjista, XXI, 3, Tomislavgrad, anno 1991, pag. 11).

Nel 1992 il Papa ha detto al parroco di Medjugorje, Fra Jozo Zovko: “Occupatevi di Medjugorje, proteggete Medjugorje, non vi stancate, tenete duro. Coraggio, io sono con voi. Difendete, seguite Medjugorje.”

L’arcivescovo del Paraguay Monsignor Felipe Santiago Benitez nel novembre 1994 ha chiesto al Santo Padre se era giusto accettare che i credenti si raccogliessero nello spirito di Medjugorje e soprattutto con un sacerdote di Medjugorje. Il Santo Padre gli ha risposto: “Approva tutto quello che riguarda Medjugorje.”

Durante la parte non ufficiale dell’incontro tra Papa Giovanni Paolo II ed una delegazione religiosa e statale croata, tenutosi a Roma il 7 aprile 1995, il Santo Padre tra le altre cose avrebbe annunciato una sua possibile visita in Croazia. Tanto era il suo entusiasmo che avrebbe anche aggiunto l’eventualità di una sua visita a Spalato, al santuario mariano di Marija Bistrica e a Medjugorje (Slobodna Dalmacija, 8 aprile 1995, pagina 3).

SANTO PAPA GIOVANNI PAOLO II E LA VERGINE IMMACOLATA

 

La Madonna ha parlato al Papa attraverso i veggenti varie volte.

Secondo la loro testimonianza, il 13 maggio 1982, in seguito all’attentato al Papa, avrebbe detto: “I suoi nemici hanno cercato di ucciderlo, ma io l’ho difeso.”

Sempre per mezzo dei veggenti, la Madonna ha inviato un Suo messaggio al Papa, il 26 settembre 1982: “Possa egli considerarsi il padre di tutti gli uomini, e non solo dei cristiani; possa egli annunciare instancabile e coraggiosamente il messaggio di pace e di amore agli uomini.”

Tramite Jelena Vasilj, che ebbe una visione interiore, il 16 settembre 1982 la Vergine parlò del Papa: “Dio gli ha dato il potere di sconfiggere satana!”. La Gospa desidera che tutti e soprattutto il Papa: “diffondano il messaggio che ho ricevuto da mio Figlio. Desidero affidare al Papa la parola con cui sono venuta a Medjugorje: Pace; egli la deve diffondere in tutti gli angoli del mondo, deve unire i cristiani con la parola ed i comandamenti. Possa questo messaggio diffondersi soprattutto tra i giovani, che lo hanno ricevuto dal Padre nella preghiera. Dio lo ispirerà.”

Facendo riferimento alle difficoltà della parrocchia legate ai vescovi ed alla commissione d’inchiesta sugli avvenimenti nella parrocchia di Medjugorje, la Madonna è intervenuta ancora dicendo: “Bisogna rispettare l’autorità ecclesiastica, tuttavia, prima che essa esprima il suo verdetto, è necessario progredire spiritualmente. Questo verdetto non verrà espresso rapidamente, ma sarà simile alla nascita che viene seguita dal battesimo e dalla cresima. La chiesa confermerà solo quello che è nato da Dio. Dobbiamo progredire ed andare avanti nella vita spirituale spinti da questi messaggi.”

La Madonna è sempre stata molto attenta al suo discepolo, tanto che in occasione del soggiorno del Santo Papa Giovanni Paolo II in Croazia, avrebbe detto:

“Cari figli, oggi sono vicina a voi in modo speciale, per pregare per il dono della presenza del mio amato figlio nel vostro paese. Pregate figlioli per la salute del mio adorato figlio che soffre e che io ho scelto per questo tempo. Io prego e parlo con mio Figlio Gesù perché si realizzi il sogno dei vostri padri. Pregate figlioli in modo particolare perché satana è forte e vuole distruggere la speranza nei vostri cuori. Vi benedico. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!” (25 agosto 1994).

LETTERA INVIATA DAL PARROCO DI MEDJUGORJE AL SANTO PADRE, PAPA GIOVANNI PAOLO II, IL 30 NOVEMBRE 1983

 

Pubblichiamo anche noi integralmente la lettera che fu inviata da padre Jozo al Papa due anni e mezzo dopo la prima apparizione. E la pubblichiamo perché sono riassunte tutte le cose così come sono accadute in verità.

Gesù ci ha chiesto d’imparare a riconoscere segni dei tempi e di non ignorarli, aggiungendo di non spaventarci, ma di essere pronti e vigilanti. Ma il nostro Dio Crocifisso ci ha anche insegnato a sacrificarci, ad offrirci in riparazione dei peccati propri e del mondo intero. A voi meditare quanto annunciato, con serenità e colmi dell’amore di Dio!

Ecco il testo della lettera.

Dopo l’apparizione della Vergine, in data 30 novembre 1983, la veggente Marija Pavlovic è venuta a dirmi: «La Madonna dice che si deve avvisare subito il Sovrano Pontefice ed il Vescovo sulla urgenza e la grande importanza del messaggio di Medjugorje».

Questa lettera vuole adempiere a questo dovere.

  1. Cinque veggenti (Vicka Ivankovic, Marija Pavlovic, Ivanka Ivankovic, Ivan Dragicevic e Jakov Colo) hanno ogni giorno un’apparizione della Vergine. L’esperienza tramite la quale essi la vedono è un fatto controllabile con osservazioni dirette; è stata anche filmata. Durante le apparizioni, i veggenti non reagiscono alla luce, non sentono i rumori, non reagiscono se qualcuno li tocca, si sentono al di fuori del tempo e dello spazio.

Tutti i veggenti dichiarano in sostanza:

— Noi vediamo la Madonna come le altre persone. Con lei preghiamo, parliamo e possiamo toccarla.

— La Vergine dice che la pace del mondo è in crisi. Essa invita continuamente alla riconciliazione e alla conversione.

— Ci ha promesso di lasciare un segno visibile sui luogo delle apparizioni, a Medjugorje, per tutta l’umanità.

— Il tempo che precede questo segno visibile è un periodo di grazia per la conversione e l’approfondimento della fede.

— La Vergine ha promesso di confidarci dieci segreti. Finora, 8 sono stati svelati a Vicka Ivankovic e Marija Pavlovic (che ha ricevuto il nono l’8 dicembre 1983), 9 a Jakov Colo, Ivan Dragicevic e Ivanka Ivankovic, 10 segreti solo a Mirjana Dragicevic.

— Queste apparizioni sono le ultime apparizioni della Vergine sulla terra. Per questo sono così lunghe e frequenti.

  1. La Vergine non appare più a Mirjana Dragicevic. La sua ultima apparizione quotidiana fu quella del giorno di Natale 1982. Dopo, per Mirjana, le apparizioni sono cessate, eccetto nel giorno del compleanno (18 marzo 1983), come Mirjana aveva presagito in base alla promessa della Vergine.

Durante l’apparizione del 25 dicembre 1982, secondo Mirjana, la Madonna le confidò il decimo e ultimo segreto e le svelò le date nelle quali i diversi segreti si sarebbero verificati. La Vergine ha svelato a Mirjana molti aspetti dell’avvenire, finora più di quelli detti agli altri veggenti. Per questo riporto qui ciò che Mirjana mi ha detto nel colloquio del 5 novembre 1983. Riassumo gli aspetti essenziali del suo racconto, senza citare alla lettera. Mirjana dice:

— Prima del segno visibile che sarà dato all’umanità, ci saranno tre avvertimenti al mondo. Gli avvertimenti saranno avvenimenti che succedono sulla terra. Mirjana ne sarà testimone. Tre giorni prima di uno degli avvertimenti essa informerà un sacerdote di sua scelta. La testimonianza di Mirjana sarà una conferma delle apparizioni e un incitamento alla conversione del mondo. Dopo le amlnonizioni, verrà il segno visibile sul luogo delle apparizioni a Medjugorje per tutta l’umanità. Il segno sarà dato come testimonianza delle apparizioni e un invito alla fede.

— il nono e il decimo segreto sono gravi. Sono un castigo per i peccati del mondo. La punizione è inevitabile, perché non bisogna aspettarsi la conversione del mondo intero. Il castigo può essere diminuito dalle preghiere e dalla penitenza, ma non può essere evitato. Un male che minacciava il mondo, secondo il settimo segreto, è stato cancellato grazie alla preghiera e ai digiuni, dice Mirjana. Per questo, la Vergine continua a invitare alla preghiera e al digiuno:

«Avete dimenticato che con la preghiera e il digiuno, potete allontanare la guerra, sospendere le leggi naturali».

— Dopo il primo avvertimento, gli altri seguiranno entro breve tempo. Gli uomini così avranno del tempo per convertirsi.

— Questo tempo è il periodo di grazia e di conversione. Dopo il segno visibile, coloro che resteranno in vita avranno poco tempo per la conversione. Per questo la Vergine invita alla conversione urgente e alla riconciliazione.

— L’invito alla preghiera e alla penitenza è destinato ad allontanare i mali e la guerra e soprattutto a salvare le anime.

— Secondo Mirjana ci troviamo vicini agli avvenimenti predetti dalla Vergine. In nome di questa esperienza, Mirjana dice all’umanità: «Convertitevi presto, aprite i vostri cuori a Dio».

Oltre a questo messaggio essenziale, Mirjana dice di aver avuto, nel 1982, un’apparizione che getta, secondo noi, raggi di luce sulla storia della Chiesa. Essa racconta un’apparizione nella quale Satana le si è presentato con le apparenze della Vergine; Satana chiese a Mirjana di rinunciare alla Madonna e di seguirlo, perché l’avrebbe resa felice, nell’amore e nella vita; mentre, con la Vergine, essa doveva soffrire, diceva lui, Mirjana lo respinse. E subito apparve la Vergine e Satana scomparve. La Vergine le disse, sostanzialmente, quanto segue: «Scusami per questo, ma devi sapere che Satana esiste. Un giorno si è presentato davanti al trono di Dio e ha chiesto il permesso di tentare la Chiesa per un certo periodo. Dio gli ha permesso di metterla alla prova per un secolo. Questo secolo è sotto il potere del demonio, ma quando saranno compiuti i segreti che vi sono stati affidati, il suo potere verrà distrutto. Già ora egli comincia a perdere il suo potere ed è diventato aggressivo: distrugge i matrimoni, solleva discordie tra preti, crea ossessioni, assassinii. Dovete proteggervi con la preghiera e il digiuno: soprattutto con la preghiera comunitaria. Portate con voi dei simboli benedetti. Metteteli nelle vostre case, riprendete l’uso dell’acqua benedetta».

Secondo alcuni esperti cattolici che hanno studiato le apparizioni questo messaggio di Mirjana chiarirebbe la visione che ebbe il sommo pontefice Leone XIII. Secondo loro, dopo aver avuto una visione apocalittica dell’avvenire della Chiesa, Leone XIII introdusse la preghiera a San Michele Arcangelo che i sacerdoti recitavano dopo la messa fino al Concilio. Questi esperti dicono che sta per finire il secolo di prova intravisto dal sommo pontefice Leone XIII’.

Santissimo Padre, io non voglio essere responsabile della perdizione di nessuno… Io faccio del mio meglio, il mondo è invitato alla conversione e alla riconciliazione. Scrivendovi, Santissimo Padre, faccio solo il mio dovere; dopo aver scritto questa lettera, l’ho data ai veggenti perché chiedessero alla Vergine se il suo contenuto era esatto. Ivan Dragicevic mi ha portato questa risposta: Sì, il contenuto della lettera è vero; bisogna avvisare prima il sommo pontefice e poi il vescovo.

Questa lettera sarà accompagnata da preghiere e digiuni, perché lo Spirito Santo guidi il vostro spirito e il vostro cuore in questo periodo importante della storia. Accettate i nostri omaggi, nei Sacri Cuori di Gesù e di Maria.

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