A Medjugorje, Georg Mayr Melnhof, un giovane austriaco che avrebbe ereditato un impero aziendale, ha davvero compreso di essere guidato dalla Regina della Pace, in ogni sua scelta.
A soli 27 anni, era laureato ed aveva in mano l’azienda di famiglia, ma non gli bastava. Così, dopo molti viaggi a Medjugorje e tanta preghiera, ha trovato la sua strada.
Medjugorje: rinuncia alla sua ricchezza per seguire Cristo
“Sono stato colpito da un passo della Bibbia: Nessuno potrà mai essere mio discepolo se non rinuncerà a tutti i suoi beni (Lc 14,33). E nella Messa ascoltata subito dopo in lingua tedesca, una voce intensissima mi diceva di seguire quella chiamata. Tornato a casa, comunicai a mia madre il desiderio di diventare sacerdote ed ella mi disse:”Preghiamo un anno per questa questa tua decisione”; e così la mia vocazione venne trascurata e vissi per sei anni ancora la mia vecchia vita: studiai economia e non mi pento di averlo fatto”.
Poi, finalmente, capì cosa fare della sua vita.
“La mia vocazione era nata da Maria” e la “mamma terrena” lo sosteneva in questo. Così, in seminario, ha potuto compiere i suoi studi ed intensificare la via alla devozione autentica.
“Vi sono pochi sacerdoti che sostengono pienamente i messaggi di Medjugorje. C’è ancora paura e molti aspettano che Medjugorje venga approvata dalla Chiesa. Per me una cosa è chiara: Medjugorje cambia profondamente le persone … (…) Maria afferma: i sacerdoti sono i miei amati figli. Capisco ora perché Maria esorta tutti a pregare per i sacerdoti, perché essi vengono oggigiorno attaccati violentemente. Molti sacerdoti hanno difficoltà notevoli con Maria, ma poi penso: cos’è un sacerdote senza Maria? senza quel profondo legame con Lei? Anche la scelta di una vita in cui vige il celibato, sarà per me più facile grazie al mio profondo legame con Maria”.
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Antonella Sanicanti
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