La Madonna vuole spiegarci come fare la volontà del Signore Gesù, del suo Figlio unigenito.
Dal 24 Giugno del 1981, la Regina della Pace parla a Medjugorje, attraverso centinaia e centinaia di messaggi richiama alla preghiera, alla conversione, sottolineando che il Figlio Gesù e lei stessa, ci aspettano a braccia aperte; ripetendo che è necessario risvegliare quella fede sopita che caratterizza e mortifica molti cristiani, laici e sacerdoti.
Nonostante i Messaggi della Madonna siano sempre docilmente materni e vogliano semplicemente proporci la sua presenza nella nostra vita, sono molti a dubitare che siano veritieri e si domandano il perché di tanto clamore, in un paesino della Bosnia-Erzegovina, sconosciuto al mondo, prima della apparizioni.
I frutti di queste apparizioni, gli effetti dei messaggi affidati ai veggenti sono sotto gli occhi di tutti, anche della Chiesa che è così prudente nel pronunciarsi. Essi di manifestano in cambiamenti totali di vita, in cammini spirituali intensi e immersi nella fiducia alla Mamma celeste. A Medjugorje sono avvenute anche tante guarigioni fisiche, oltre che spirituali, e le testimonianze raccolte, conservate negli archivi di quella parrocchia, sono ormai numerosissime.
In un messaggio del 25 Febbraio del 1987, la Madonna disse: “Cari figli, oggi desidero avvolgervi con il mio manto e condurvi tutti verso la via della conversione. Cari figli, vi prego, date al Signore tutto il vostro passato, tutto il male che si è accumulato nei vostri cuori. Desidero che ognuno di voi sia felice, ma con il peccato nessuno può esserlo. Perciò, cari figli, pregate e nella preghiera conoscerete la nuova via della gioia. La gioia si manifesterà nei vostri cuori e così potrete essere testimoni gioiosi di ciò che io e mio Figlio desideriamo da ognuno di voi. Vi benedico. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!”,
Ecco di che natura sono i Messaggi della Regina della Pace: amorevoli e pieni di speranza; fiduciosi nel volerci salvare dal mondo che va alla deriva e dallo sfascio dei valori morali; rispettosi della nostra libertà, della nostra identità, tanto da dirci “grazie” per averla ascoltata.
E per esprimere ciò, perché non apparire a Medjugorje? Un luogo dimenticato, isolato, abitato da pochissime anime, ma che, guardato alla luce del Vangelo, corrisponde in pieno al messaggio in esso contenuto. Un messaggio che parla degli ultimi che saranno i primi; che rivaluta i dimenticati dal mondo, ma mai da Dio Padre. E lei, la Madre, non poteva essere da meno. Così, prima di Medjugorje, Maria aveva già scelto luoghi dimenticati e persone impensabili.
Dai tre pastorelli di Fatima, alla piccola Bernadette nella tetra e malsana grotta di Massabielle a Lourdes, a Bruno Cornacchiola, direttore della gioventù missionaria avventista, che aveva preparato diversi trattati contro il dogma dell’Immacolata e voleva uccidere il Santo Padre.
E Maria, per richiamare a se altri suoi figli, scelse proprio questo anti-clericale, con una folgorante conversione, nella grotta delle tre fontane a Roma, come un novello San Paolo che lì, a poche centinaia di metri, venne martirizzato, intorno all’anno 67 D.C.. Nulla è a caso, tutto ha un senso nel grande progetto di Dio. Perché, dunque, Medjugorje? Dio lo sa e noi lo ringraziamo di questa grazia.
Antonella Sanicanti
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