È una storia alquanto suggestiva quella della statua della Vergine presente nella Chiesa di San Giacomo a Medjugorje. Tra gli aspetti più interessanti vi è il simbolismo rinvenuto durante il suo restauro.
Le immagini raffiguranti la Vergine Maria a Medjugorje sono molteplici, ma quella su cui oggi posiamo la nostra attenzione è la bellissima statua nella Chiesa di San Giacomo, una statua ricca di storia e simbolismo. La statua fu oggetto di restauro nel 1986. Chi si occupò di rimetterla a nuovo fu il noto restauratore bergamasco Giosuè Tribbia, il quale notò particolari segni, nella vecchia versione della statua, che suscitarono la sua curiosità, tanto da risalire, mediante un giro di comunicazioni, al produttore dell’originale versione.
Ciò che era presente nella precedente versione della statua (al tempo malridotta) non poté sfuggire all’occhio del restauratore. La statua, frutto del lavoro dell’artista Giacomo Crepax di Ortisei, presentava una serie di simboli, che l’artista (stando alle parole di suo figlio Giacomo) aveva inserito nella veste della Vergine, perché avvertiva che quella statua sarebbe andata in un luogo importante, grande centro di devozione mariana. Alla fine del restauro (commissionato da Padre Slavko), la statua fu posta nella nicchia dove oggi si trova e dove accoglie le preghiere e le suppliche dei fedeli.
Il più noto simbolo, e forse quello di più facile lettura, è la scritta MIR, sulla parte sinistra dell’immagine. Con ogni probabilità, sapendo che la statua sarebbe giunta in un paese dell’est, l’artista scrisse questa parola (che significa PACE). La Madonna appare a Medjugorje come la Regina della Pace e questo simbolo, la parola Pace, è dunque autentica manifestazione di Medjugorje.
Altro simbolo è la bilancia, posta a destra dell’immagine. Di più complessa lettura, questo simbolo si presta a interpretazioni legate alla giustizia: Maria è giusta perché è Regina. Il simbolo della bilancia testimonia anche l’universalità di Maria che è Madre e Regina allo stesso tempo. Giosuè Tribbia notò poi anche un Calice, sotto le mani di Maria. Questo ci indica che la preghiera non è fine a sé stessa, ma conduce a Gesù Eucaristia. La stessa presenza mariana a Medjugorje è finalizzata a condurre l’umanità al Calice, il Cristo Salvatore.
La statua della Vergine si rese poi protagonista di un miracoloso evento, testimoniato da una fonte fotografica di Olga di Ponte Nossa. La donna scattò alcune fotografie alla statua, che in quel momento mostrò negli occhi gli evidenti segni di lacrimazione. Questa la risposta di Don Angelo Bena, grande devoto, dopo aver ricevuto la foto da Olga: «A me sembra proprio che la statua abbia gli occhi lacrimanti e aperti, perciò ritengo che la Madonna abbia voluto dirti che anche lei soffre, ma sarebbe peggio se continuasse la presente crisi di fede, che sta dannando all’inferno una grande quantità di persone».
Fabio Amicosante
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