Medjugorje in controtendenza in un periodo storico, dove la Chiesa lo permette, ma con le dovute attenzioni.
La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti dispone: “Benché ogni fedele abbia sempre il diritto di ricevere, a sua scelta, la santa Comunione in bocca, se un comunicando, nelle regioni in cui la Conferenza dei Vescovi, con la conferma da parte della Sede Apostolica lo abbia permesso, vuole ricevere il Sacramento sulla mano, gli sia distribuita la sacra ostia.
Si badi, tuttavia, con particolare attenzione che il comunicando assuma subito l’ostia davanti al ministro, di modo che nessuno si allontani portando in mano le specie eucaristiche.
Se c’è pericolo di profanazione, non sia distribuita la santa Comunione sulla mano dei fedeli”.
Proprio per questo, in molti si chiedono, ancora oggi, quale sia il modo più corretto di trattare il Pane dell’Altare che, intanto, è diventato vero Corpo di Cristo.
Il sacerdote non ha sempre la possibilità di verificare che il fedele consumi immediatamente la particola, tanto meno può verificare se le sue mani siano almeno pulite e pronte a trattare quel cibo di vita nella maniera che merita.
Purtroppo, a Medjugorje (e non solo) la questione è diventata insostenibile, poiché il momento della Comunione, affollato come sempre, è divenuto un pretesto congeniale per chi vuole fare un uso scorretto dell’ostia.
Tra i fedeli si insinuano spesso dei malintenzionati che sottraggono l’ostia consacrata, non la mangiano, ma la tengono da parte per venderla, anche al prezzo di 500 euro, a coloro che praticano, poi, riti satanici!
Per questo motivo, nella Bosnia-Erzegovina, il Visitatore Apostolico Henryk Hoser ha dato disposizioni precise, nel tentativo di evitare il furto e il contrabbando delle ostie.
Così, solo qualche ora fa, nella Chiesa di San Giacomo a Medjugorje, è stata diffusa la nuova norma: “Per disposizione del delegato pontificio, d’oggi in poi, sarà possibile ricevere la Comunione solo in bocca. E non più sulle mani”!
Speriamo che questo ricordi a tutti ciò che cita anche il Catechismo della Chiesa Cattolica: “Il Signore, avendo amato i suoi, li amò sino alla fine. Sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, mentre cenavano, lavò loro i piedi e diede loro il comandamento dell’amore. Per lasciare loro un pegno di questo amore, per non allontanarsi mai dai suoi e renderli partecipi della sua Pasqua, istituì l’Eucaristia, come memoriale della sua morte e della sua risurrezione, e comandò ai suoi Apostoli di celebrarla fino al suo ritorno, costituendoli in quel momento sacerdoti della Nuova Alleanza”. Ecco cosa deve significare per noi quel cibo di vita eterna. Ecco perché i satanisti vorrebbero impadronirsene.
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