Nell’ultimo messaggio da Medjugorje Maria ci invita a riflettere sul tempo di Avvento. Facciamolo immergendoci nel testo guidati da Don Renzo Lavatori.
L’importanza della preghiera è il tema che sta sempre più a cuore della Madonna nei suoi messaggi da Medjugorje alla veggente Marija.
Don Renzo Lavatori commenta per la Luce di Maria l’ultimo messaggio da Medjugorje del 25 Novembre 2019
L.d.M – Don Renzo nell’ultimo messaggio da Medjugorje la Madonna inizia con un chiaro richiamo. Come leggere queste parole della Vergine?
D.R.L. – Il messaggio contiene quattro parole chiave, accoppiate due a due: la preghiera finestra aperta sul cielo; la pace dono di Dio all’umanità; la nascita di Gesù, il vero unico evento d’amore, gioia, pace; d’altra parte la guerra nel mondo, una realtà sconvolgente e paurosa.
Da Medjugorje i suggerimenti su come vivere il Natale
L.d.M – Si può dire che il messaggio sia un vero e suggerimento che Maria da su come prepararci al Santo Natale?
D.R.L. – Certamente. Il messaggio è un invito di Maria affinché ci prepariamo a vivere con fede e amore, da veri cristiani, il Natale di Gesù, il Verbo eterno di Dio fatto uomo e inserito nella storia umana. Un evento di altissimo valore vitale per le creature di questa terra, sommerse dal peccato e dalle tenebre del male.
L.d.M – Da dove dobbiamo iniziare?
D.R.L. – Ella, come di solito, prende l’avvio dalla preghiera: “Questo tempo sia per voi il tempo della preghiera”. La Vergine si situa concretamente nelle vicende che si svolgono sulla terra e ora si sofferma sul tempo particolare che stiamo vivendo, cioè l’Avvento, l’attesa viva e fiduciosa della venuta di Cristo. Anche oggi Gesù si inserisce in mezzo a noi e ci scuote per essere pronti ad accoglierlo con tutto il nostro affetto e riconoscenza. Per questa ragione dobbiamo aprire l’animo per renderlo disposto a vivere santamente e cristianamente il Natale di Gesù.
L’inizio è sempre nella Preghiera
L.d.M – Quindi si inizia sempre con la preghiera?
D.R.L. – Si, la preghiera costituisce il modo migliore e più appropriato per fare tale preparazione al Natale, in quanto, come si sa, la preghiera costituisce una valida ed efficace apertura verso il mondo divino, per essere irrorati, illuminati, purificati dalla grazia del Signore. Quel Signore sta scendendo fra di noi a condividere la nostra esistenza terrena. Lui viene propriamente per indicarci la strada giusta da percorrere e insieme ci offre la sua mano e il suo amore per sorreggerci e condurci verso di Lui.
L.d.M – Come ci indica Gesù la nostra via?
D.R.L. – Nella e con la preghiera. Così ci è consentito di aprire un varco affinché il Verbo incarnato possa agire in noi e trasformarci in creature nuove, ricolmate della sua grazia potente e rigenerante. A noi spetta il compito impegnativo e meraviglioso di intensificare la preghiera personale e comunitaria in questo prezioso tempo di attesa. Non lasciamoci sfuggire questa occasione propizia per crescere nella vita spirituale e rafforzare la nostra fede.
Dal messaggio di Medjugorje il vero senso del Natale
L.d.M – Come ritrovare il vero senso del Natale?
D.R.L. – Viviamo in un mondo totalmente immerso nel materialismo che si manifesta impetuosamente in questo tempo di Avvento e ci proietta verso un Natale vissuto solo a livello di regali, di scambio di doni e di lussuosi festeggiamenti mangerecci. Povero Gesù! Viene del tutto emarginato e dimenticato. Da qui viene l’invito materno di Maria che ci apre gli occhi e soprattutto gli animi per vivere ed attuare il vero Natale che consiste nell’accogliere il Verbo di Dio che si fa uomo per renderci partecipi del suo essere divino.
La Vera Pace
L.d.M – A questo punto nel messaggio si parla di pace. Di quale pace?
D.R.L. – La pace vera, quella che desideriamo e aspettiamo fiduciosamente e che non può provenire dalla terrenità e dai beni materiali, ma unicamente dal cielo, dal trono del sommo Bene che è Dio. Lo dice la Vergine: “Senza Dio non avete la pace”.
L.d.M – Cosa vuole sottolineare la Gospa da Medjugorje?
D.R.L. – Molto chiaramente Ella sottolinea che, privandoci di Dio non possiamo pensare, né realizzare, né diffondere la pace. In effetti la pace viene primariamente e sommamente da Dio, il cui essere è composto di pace quale perfetta comunione di amore, di verità tra il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo. Le tre Persone distinte ma totalmente unite tra loro in modo da formare un’unica natura, un unico essere divino. Non esiste un’unione più grande e perfetta di questa.
L.d.M – Può esistere una pace che non trovi fondamento nella Trinità?
D.R.L. – No, non può esserci una pace profonda e duratura tra gli uomini senza l’azione e la grazia della Trinità Santa. La creatura umana, segnata dal peccato, resta prigioniera dell’egoismo, dell’invidia, della conflittualità dentro il suo animo e all’esterno nei rapporti con gli altri esseri umani. Si vede bene come la guerra nasca anzitutto dentro di noi, quando non esitiamo a subire attacchi di inquietudine, insoddisfazione e malessere a tutti i livelli. Di riflesso tale stato di scontentezza si riflette necessariamente nel rapporto con gli altri sia in famiglia, sia in società.
L.d.M – A cosa porta questo?
D.R.L. – Ciò causa le guerre fratricide e distruttrici di ogni rapporto di sincero bene. Dunque soltanto in Dio e da Dio e con Dio noi possiamo realizzare il desiderio di pace stabile e intensa. I soli sforzi umani cadono nel vuoto e si infrangono con le difficoltà di ogni giorno. La grazia di Dio ci sorregge e ci consente di creare e diffondere la pace e la serenità del cuore e della convivenza fraterna.
L.d.M – Per questo la Vergine ci chiede di pregare?
D.R.L. – Esattamente, tant’è che a tale scopo la Vergine prosegue: “Perciò, figlioli, pregate per la pace nei vostri cuori e nelle vostre famiglie, affinché Gesù possa nascere in voi e darvi il suo amore e la sua benedizione”. Se vogliamo giungere alla festa del Natale, dobbiamo pregare e accogliere la spinta alla concordia e comunione con noi stessi e con il prossimo. Allora si avvera il Natale autentico, in cui Gesù non solo viene deposto nella mangiatoia dalla Vergine Maria, ma nasce dentro di noi per donarci il suo amore infinito. Nel nostro cuore la Vergine depone e ci dona il suo divin Figlio. Ciò costituisce il vero significato del Natale.
L.d.M – Davanti alla pace che il Signore ci offre, noi costatiamo con amarezza la realtà di guerre e di contrasti che attanagliano il mondo, la società, le famiglie, le comunità religiose. Quale la ragione di tale contrasto?
D.R.L. – La Vergine lo dice con estrema chiarezza senza perdersi in vane parole: “Il mondo è in guerra perché i cuori sono pieni di odio e di gelosia”. La ragione sta nel nostro cuore, colmo di egoismo e di cattiveria, un cuore che si avventa contro il fratello e sorella, alle volte con un’aggressione omicida. Da qui si scatenano le guerre a livello nazionale e tra le nazioni. Di fatto tutti ne soffrono ma nessuno ha il coraggio e la possibilità di superare tale diffusa ostilità e donare la pace. Non bastano i dialoghi e gli incontri internazionali, mondiali, comunitari, fino alle associazioni di gruppi a impegno sociale, caritativo e spirituale.
L.d.M – Da cosa dipende tutto questo?
D.R.L. – Tutte queste iniziative cadono spesso nel vuoto, si infrangono con le potenze avverse e gli uomini continuano a battagliare e a farsi del male reciprocamente. La Vergine ci avverte che tutto dipende dal fatto cha la nascita di Gesù diventa un evento astratto e privo di interesse, estraneo alla nostra vita concreta, mentre esso costituisce l’unica ancora di salvezza e l’unica fonte di comunione amorevole: “Figliuoli, l’inquietudine si vede negli occhi perché non avete permesso a Gesù di nascere nella vostra vita”.
Babbo Natale non può sostituire Gesù
L.d.M – In effetti come può essere ammissibile che Babbo Natale sostituisca Gesù, il Redentore?
D.R.L. – Tale dissacrazione è una totale sconfitta per ritrovare la vera pace dei cuori e delle nazioni. Proprio noi abbiamo la responsabilità di non aver accolto, amato e abbracciato Gesù con tutto il nostro essere e come era conveniente fare nei suoi confronti. Quante volte, anche nelle nostre comunioni eucaristiche siamo stati freddi, distratti e indifferenti con Gesù che è venuto dentro di noi e lo abbiamo trascurato, dimenticato e abbandonato. Perdonaci o Gesù Santo!
L.d.M – In conclusione dell’ultimo messaggio da Medjugorje Maria cosa ci esorta a fare perché tutto ciò possa cambiare?
D.R.L. – La Vergine dice che dobbiamo cercarlo con fervore, pregarlo con fede e adorarlo con grande amore e rispetto, perché Lui è vero Dio nostro Salvatore.
“Cercatelo, pregate e Lui si donerà a voi nel Bambino che è gioia e pace”. I nostri occhi non sanno riconoscerlo e non vengono illuminati dalla sua luce splendente. Siamo come ciechi e bendati. Eppure Lui, quel Bambino che vedremo nascere a Natale, Lui è nostra vera pace e gioia. Come siamo sciocchi e trasandati nella nostra vita cristiana!
L.d.M – Raccogliamo dunque l’invito di Maria che continua a consolarci donandoci speranza con le sue ultime parole: “Io sono con voi e prego con voi”. Uniamoci tutti in preghiera con queste parole di Don Renzo.
Preghiera di affidamento a Maria di Don Renzo Lavatori
O Vergine Maria, abbi pietà di noi! Donaci un po’ del tuo amore, della tua fede e disponibilità verso quel Figlio tuo benedetto e santo. In vista del prossimo Natale ti prometto di scuotere il mio cuore in modo che sia aperto per lasciarsi inondare dall’amore di Dio che viene sulla terra per amarci, rinnovarci e farci figli tuoi.
Tu ce lo ripeti:”Io sono con voi e prego per voi”. Grazie della tua premura materna che ci conforta e ci risveglia. Ma non basta leggere frettolosamente i tuoi messaggi, occorre meditarli attentamente, farli calare nell’animo, affinché diventino luce per la mia mente e per la mia crescita cristiana. A te, Mamma cara, il nostro filiale affidamento! Amen.
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