La veggente di Medjugorje ci consiglia di seguire cosa ci direbbe la Madonna. Iniziare la giornata con una preghiera.
Nella vita di tutti capita che al risveglio ci si trovi assaliti da problemi personali. Questo capita soprattutto a chi sta vivendo un momento di grande tribolazione, sia esso dovuto a problemi di salute, amore o lavoro. Come fare a cominciare la giornata in maniera positiva? Come si può sgombrare la mente dai pensieri negativi? Come, dunque, fare a mantenere viva la speranza nei confronti del futuro? In soccorso ci viene la veggente di Medjugorje Vicka, la quale nel corso di un’intervista concessa a padre Livio ci spiega come affrontare nel miglior modo la giornata.
Interrogata in tal proposito dal sacerdote che dirige Radio Maria, la veggente dice: “Se tu al mattino quando ti svegli incominci a pensare a questo e a quello, allora dove hai messo Dio? La Madonna vuole che al mattino, quando ci svegliamo, mettiamo subito Dio al primo posto nella nostra mente e nel nostro cuore. Dobbiamo incominciare la giornata con una preghiera, ad esempio un’Ave Maria. Se io incomincio la giornata anche con una sola Ave Maria, ma recitata col cuore, ecco che la giornata incomincia con la gioia e con la benedizione”. Non è la prima volta che Vicka parla dell’importanza della preghiera per la nostra vita, in un’altra intervista spiegava gli effetti dell’orazione sull’anima.
Nella stessa intervista padre Livio fa presente alla veggente che spesso non si possono controllare i pensieri negativi ed al mattino veniamo assaliti da essi. D’altronde, più grave è il problema, più difficile è distogliere la mente da esso. Ma Vicka risponde che per aiutarci in questo difficile compito bisogna affidare i problemi a Dio, ma come fare? L’unico modo è affidarli a Dio, rendersi conto insomma che se ce li ha donati c’è una ragione che non riusciremo a comprendere: “Per quanto riguarda in particolare la sofferenza, la Madonna dice che quando Dio dà una sofferenza o una croce, questi sono dei grandissimi doni del suo amore”.
A questo punto il sacerdote fa presente che la maggior parte delle persone considera sofferenze e malattie come una disgrazia. La veggente allora spiega che non è così e che lei lo ha provato sulla sua pelle: “Non è una disgrazia. Io dico proprio adesso con tutto il cuore che questo è veramente un grandissimo dono. Lo affermo per mia esperienza personale, perché io l’ho provato che è un dono”. Chi conosce la storia di Vicka sa che nella vita ha patito molte sofferenze, ma che le ha affrontate sempre con fede, chiedendo a Dio e alla Madonna di mandarle altre croci se servisse a qualcuno. Il perché di tale disponibilità lo spiega lei stessa al termine dell’intervista con don Livio: “Sono doni perché Dio ti manda la sofferenza per aiutarlo nella realizzazione dei suoi piani, per aiutare un tuo fratello o un tuo vicino”.
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Luca Scapatello
Fonte: Santo Rosario. net
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