La dolorosa vicenda di Viviana e Gioele continua ad essere sotto i riflettori, con ipotesi spesso infondate. Un video di Daniele dimostra che l’amore vince su tutto.
Daniele Mondello, marito della dj Viviana Parisi e del figlioletto di 4 anni Gioele, tutti due tragicamente morti in circostanze misteriose nel piccolo comune di Caronia, in provincia di Messina, ha infatti inviato un saluto commovente e figlio con un video, trasmesso prima da Tgcom24 e poi pubblicato sulla sua pagina facebook.
Il toccante messaggio di Daniele Mondello a Viviana e Gioele
“Non vi dimenticherò mai, vi amo”, è quanto ha scritto il papà di Gioele commentando il video inviato a News Mediaset e poi postato su Facebook. In questo video, Daniele ricorda con musica e immagini il diciassettesimo anniversario del suo matrimonio con Viviana.
In questi giorni sta però proseguendo l’attività investigativa della polizia, coordinata dal Procuratore di Patti. Lo scorso venerdì sono infatti state trovate tracce di sangue sul posto, come confermato dall’avvocato Pietro Venuti, legale della famiglia Mondello, e trasmesse ai laboratori della Polizia scientifica che capiranno di che tipo di sangue si tratta e a chi appartiene.
Le indagini sulla tragedia di Caronia. Dai test sul Dna si capirà meglio
In particolare sarà importante capire se si tratta di sangue umano oppure animale e lo si potrà eventualmente confrontare con altri reperti. A tal fine gli uomini della Polizia scientifica hanno eseguito prelievi di sangue su diversi animali, come ani molossoidi, meticci e suini neri dei Nebrodi, da cui estrarranno il Dna.
I riscontri scientifici sui prelievi di sangue e tamponi salivari eseguiti sui capi di bestiame presenti nella zona arriveranno poi tra qualche giorno, dopodiché si avrà la possibilità di fare il confronto con i segni e resti legati al ritrovamento del bimbo.
Non è possibile formulare ipotesi. Le indagini saranno lunghe
Dubbi e incertezze quindi continuano ad essere legati a doppio filo a questa storia di sofferenza e di vite stroncare. L’ultima ipotesi, al momento, sembra essere quella che il piccolo Gioele potrebbe essere rimasto gravemente ferito durante l’incidente che ha avuto luogo in autostrada. Sul cruscotto dell’auto infatti sono stati ritrovati dei segni che farebbero pensare a questa ipotesi.
Tuttavia, ha spiegato il procuratore di Patti che “non è ancora possibile formulare, allo stato attuale, alcuna seria ipotesi sulle cause di morte del piccolo Gioele”. Come confermato anche dal legale della famiglia. “Contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa nei giorni scorsi, non è ancora possibile formulare, allo stato attuale, alcuna seria ipotesi sulle cause di morte del piccolo Gioele”, ha spiegato.
Le parole del legale della famiglia Mondello
“Come già detto in precedenza, questo ufficio prosegue tuttora le indagini in ogni direzione, senza tralasciare alcuna ipotesi“, ha specificato. “Il lavoro del collegio di consulenti incaricati degli esami autoptici, genetici e morfologici, nominato il 25 agosto, è tuttora in corso ed è nelle sue fasi iniziali. Tale compito, come è facilmente intuibile, si preannuncia lungo, complesso e, per forza di cose, articolato in numerose sessioni”.
Nel frattempo, Daniele Mondello respinge ogni accusa nei confronti della moglie e su facebook è categorico. “Mia moglie non ha mai toccato mio figlio neppure con un dito”, scrive. Mettendo in luce la sua ipotesi di quanto accaduto: “credo siano stati aggrediti da animali”. Per quanto riguarda il parlare dei media riguardo lo stato di salute della donna, Daniele spiega il grossolano errore che ha dato vita a tutta una serie di falsità, a suo avviso, nei confronti della moglie deceduta.
Daniele: “mia moglie non ha mai toccato mio figlio neppure con un dito”
“Auanto prescritto a Viviana era finalizzato a lenire il suo stato d’ansia: a causa del Covid, e dei mesi di clausura forzata in casa, temeva per la sua famiglia. La stessa paura che abbiamo avuto tutti”, scrive l’uomo. Che conclude: “Finché vivrò e Viviana e Gioele mi daranno la forza di andare avanti lotterò fino alla mia morte per sapere la verità.
Il mio dolore non ha confini ma non sono disposto a tollerare altro fango su Viviana, me o la mia famiglia”.
Giovanni Bernardi