Medjugorje, Papa Francesco al 35° Festival dei Giovani: “Essere autentici testimoni”

Papa Francesco si è rivolto ai giovani partecipanti al Festival a Medjugorje, come anticipato da sua Eccellenza Mons. Aldo Cavalli durante la conferenza stampa del 1° agosto. 

Papa Francesco con sfondo festival dei giovani di Medjugorje
lalucedimaria.it

Nel corso della Conferenza stampa che si è tenuta mercoledì 26 luglio presso il salone Giovanni Paolo II a Medjugorje, il Visitatore Apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, lo aveva infatti preannunciato.

Il Santo Padre manifesta ancora una volta la sua vicinanza alle migliaia di giovani provenienti da ogni parte del mondo, che si ritrovano a Medjugorje per il Festival che è giunto alla sua 34’ edizione. Si conferma così l’affetto e l’attenzione del Papa verso questo luogo benedetto.

Medjugorje: il messaggio del Papa al Festival dei Giovani

All’inizio della Santa Messa celebrata da Mons. Francis Assisi Chullikatt, Nunzio Apostolico della Bosnia Erzegovina, e concelebrata da 670 sacerdoti, subito dopo la presentazione degli Stati partecipanti al Festival che apre la manifestazione, sua Eccellenza Mons. Aldo Cavalli, Visitatore Apostolico per conto della Santa Sede, ha letto in lingua croata che ha bene appreso, il messaggio di Papa Francesco rivolto ai giovani provenienti da ben diversi Stati, tra cui quelli in guerra, come Ucraina, Iraq e Congo.

Cari giovani,

sono gioioso di potervi rivolgere questo messaggio in occasione del 35o Festival dei Giovani, che vi ha radunato numerosi a Medjugorje, affinché l’incontro con il Signore Gesù nella comunione con la Vergine Maria, possa suscitare la fiamma della vostra fede. In questi giorni intensi riflettete sul tema: “Maria ha scelto la parte migliore” (Lc 10, 42). Partendo proprio da questa frase del Signore, vorrei offrirvi alcuni brevi suggerimenti per la vostra crescita spirituale e il vostro impegno nella Chiesa e nel mondo.

Gesù, con ciò che dice a Marta, la sorella di Lazzaro e di Maria, ci ricorda che l’approccio di un discepolo autentico è mettersi in ascolto della Parola del Signore. Maria si rende conto che il Signore è entrato nella sua casa, ma vuole farlo  entrare anche nel suo cuore. Ella, infatti, si è seduta ai suoi piedi per ascoltarlo, scegliendo così la parte migliore che “non le sarà tolta”.

Un’altra discepola autentica è Maria di Nazareth. Dio entrò nella casa di questa giovane ragazza e le parlò. Ha accolto la Parola di Dio nel proprio cuore e ha partecipato al Suo disegno, mettendo a disposizione tutta se stessa quando, nella pienezza dei tempi, Dio mandò suo Figlio. Lei era presente in silenzio ai piedi della croce quando Gesù, il Figlio di Dio e Suo Figlio, ha redento il mondo; Lei ha seguito gli apostoli nel giorno di Pentecoste, quando la Chiesa nacque nello Spirito Santo. Permettendo che la Parola di Dio entrasse nel Suo cuore, la Vergine Maria ha compiuto la Sua missione con fedeltà e attenzione. Anche Lei ha scelto la parte migliore: il Signore Gesù.

Allo stesso modo voi, cari amici, siete chiamati a diventare gli autentici discepoli di Cristo. Restate alla presenza del Maestro per meditare la Parola di Dio, lasciando che essa illumini la vostra mente e il vostro cuore per scoprire e collaborare nel disegno che il Padre ha per ciascuno di voi. Per questo vi incoraggio a stabilire un legame stretto con il Vangelo e ad averlo con voi, affinché sia per voi come una bussola che vi indica la strada da seguire. Leggendolo imparerete a conoscere Cristo, «il Figlio di Dio fatto uomo, è la Parola unica, perfetta e definitiva del Padre, il quale in lui dice tutto, e non ci sarà altra parola che quella» (CCC, 65), come conferma anche san Girolamo: «L’ignoranza della Scrittura è l’ignoranza di Cristo» (PL 24,17). Rafforzatevi anche con la forza della grazia sacramentale della Riconciliazione e dell’Eucaristia, visitate il Signore in questo incontro “cuore a cuore”, cioè nell’adorazione eucaristica.

Un discepolo autentico, inoltre, diventando saggio e forte nello Spirito, trasmette necessariamente agli altri il Regno di Dio, perché annunciare la Sua Parola non è un obbligo solo per sacerdoti e religiosi, ma anche per voi, cari giovani. Dovete avere il coraggio di parlare di Cristo nelle vostre famiglie, nel vostro ambiente educativo e lavorativo, nel vostro tempo libero. AnnunciateLo soprattutto con la vostra vita, manifestando la presenza visibile di Cristo nella vostra esistenza, nell’impegno quotidiano e in coerenza con il Vangelo in ogni decisione concreta. Il Signore vi vuole come intrepidi apostoli della Buona Novella e come costruttori di un’umanità nuova.

Carissimi, che la mia benedizione vi accompagni, e alla Madre Maria, Madre della Chiesa, affido ciascuno di voi, affinché interceda perché abbiate forza e saggezza per poter parlare con Dio e parlare di Dio. Che il Suo esempio vi esorti a essere annunciatori di speranza, amore e pace nel mondo. Infine, vi chiedo gentilmente di pregare per me”.

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