Cambia il Messale, modifiche dal “Gloria” al “Padre Nostro”. La prima copia è stata donata al Papa dal presidente della Cei Bassetti.
Da Pasqua 2021 il nuovo Messale sarà obbligatorio. Tuttavia fin da subito i parroci potranno usarlo fin da subito, da quando cioè il libro arriverà nelle diocesi e nelle parrocchie. Le novità più importanti sono quelle relative al Padre Nostro e al Gloria.
Infatti, nella prima preghiera, non si dirà più “non ci indurre in tentazione” ma “non abbandonarci alla tentazione”. Sempre nel Padre Nostro è poi stato inserito un “anche”, nel passaggio in cui si dice “come anche noi li rimettiamo”.
Nel Gloria invece non si dirà più “pace in terra agli uomini di buona volontà” ma “pace in terra agli uomini, amati dal Signore“. Le modifiche dovranno perciò essere “imparate” da tutti. Si pensa inoltre che verranno effettuate altre modifiche a proposito di quanto pronuncia il sacerdote durante le Preghiere eucaristiche, mentre si consacra pane e vino.
Stamattina il cardinale Gualtiero Bassetti l’ha consegnato a Papa Francesco, alla fine dell’udienza concessa in Vaticano. L’incontro, in cui è stato consegnato il documento, frutto della nuova tradizione della Messale Romano di Paolo VI, è avvenuto a porte chiuse.
Il volume, edito edito dalla Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena, che verrà diffuso dalla Libreria Editrice Vaticana al costo di 110 euro, contiene quindi la nuova traduzione in italiano della terza edizione tipica del Messale Romano che risale al Concilio Vaticano II.
Il Papa ne aveva autorizzato la promulgazione un anno fa, dopo che la nuova traduzione è stata approvata nel novembre 2018 dall’Assemblea generale della Cei. Il testo è anche stato vagliato, per la necessaria confirmatio, dalla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei Sacramenti.
Il percorso con il quale si è giunti alle variazioni è durato 17 anni. Un tempo in cui “vescovi ed esperti hanno lavorato al miglioramento del testo sotto il profilo teologico, pastorale e stilistico, nonché alla messa a punto della presentazione del Messale”, è quanto si era premurata di spiegare in una nota la Cei.
Si tratta cioè di “un’occasione per contribuire al rinnovamento della comunità ecclesiale nel solco della riforma liturgica”, ha spiegato Bassetti.
Giovanni Bernardi
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