Questi mesi di messe anti-covid hanno dimostrato che è possibile celebrarle in totale sicurezza: adesso ci sarà maggiore spazio per i fedeli.
A partire dalle prossime settimane il limite dei 200 partecipanti non esisterà più, purché venga rispettata la regola sul distanziamento.
Superato il periodo di emergenza acuta, anche i fedeli sono potuti tornare a seguire la Messa in presenza. Il ritorno dei fedeli tra le panche è avvenuto lo scorso 18 maggio ed oggi, a distanza di quasi 3 mesi, si può dire che tutto ha funzionato per il meglio. Il ritorno davanti all’altare, infatti, è stato sottomesso al rispetto di regole ferree. In primo luogo quello sulla distanza di almeno un metro tra i partecipanti, quindi l’utilizzo di gel igienizzante all’ingresso della chiesa, quello di mascherine durante la funzione, la sospensione del segno di pace e l’ostia ricevuta tra le panche e nelle mani.
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I parroci hanno rispettato alla lettera le indicazioni della Cei (stabilite di comune accordo con il governo) e così hanno fatto anche i parrocchiani. Quelle che inizialmente sembravano delle misure limitanti (soprattutto per quanto riguarda ostia e segno della pace), alla fine si sono rivelate meno complesse e invadenti di quanto si pensasse. Tutto si svolge nel rispetto delle normative e gran parte del merito è da attribuire ai parrocchiani che si sono offerti volontari per accompagnare i fedeli al proprio posto e per igienizzare la chiesa a Messa finita.
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Se dal punto di vista esclusivamente sanitario tutto è andato per il verso giusto, non si può dire lo stesso per la partecipazione dei fedeli. Secondo i dati condivisi ultimamente, infatti, la partecipazione alla Santa Messa dei fedeli si è ridotta di 2/3. In parte la causa riguarda la limitazione del numero, molti preferiscono non andare per non essere costretti a fare un viaggio a vuoto. Ma c’è anche in alcuni il timore del virus e bisogna anche considerare che alcuni ormai preferiscono seguire la messa online in diretta. Il risultato è che durante le funzioni mancano gli anziani e anche i più giovani, che le famiglie lasciano a casa.
Chiaramente ci troviamo in un periodo di transizione, ma un primo passo verso il ritorno a Messa è stato fatto con l’abolizione del limite dei 200 partecipanti. Questo è stato possibile, spiega il Monsignor Angelo Lamieri, poiché: “Sono molte le chiese, basti citare gran parte delle Cattedrali, dove le distanze sono garantite anche se l’assemblea supera quota 200“. Poi, continua il Monsignore, bisogna considerare il quadro sanitario di ogni Regione. Motivo per cui in alcune zone il limite è stato alzato a 350 fedeli ed in altre è stato abolito, purché ci sia ovviamente la distanza di sicurezza. Se la situazione continuerà ad essere questa, a partire da settembre verranno riprese le celebrazioni dei Sacramenti, ma anche le ordinazioni sacerdotali. Inoltre si discute sulla possibilità di riportare il coro in presenza.
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