Un uomo mi voleva violentare, Dio mi salvo’, racconta Chiara Amirante, in un suo libro, dal titolo “Solo l’amore resta”.
Fu un’orrenda esperienza, che la vide protagonista una sera, mentre tornava a casa. Un uomo la seguiva, poi cercò di aggredirla.
Lei, coraggiosamente, lo affrontò, dicendogli: “Guarda, se ho capito bene quello che tu stai cercando, mi sa che hai trovato la persona sbagliata, perché io ho consacrato la mia vita a Dio”. Incredibilmente, quell’uomo si fermò e le chiese perdono.
Chiara Amirante, sin da giovanissima, si era addentrata nelle aree più buie delle metropolitane romane, dove sostavano ragazzi e ragazze contaminati e consumati dalla droga, dalla prostituzione, dall’abbandono.
Per questo, decise di creare la “Comunità Nuovi Orizzonti”, un centro (ormai i centri sono molteplici) che li accoglie e li educa ad uscire dalla disperazione, tramite la conoscenza e la pratica del Vangelo e dell’amore di Dio.
Nel periodo della sua vita in cui incontro quei ragazzi da aiutare, intensificò anche il suo rapporto con Dio. Era, all’epoca, sofferente come Gesù: una malattia le causava forti dolori, che non riusciva a placare nemmeno coi farmaci. I suoi occhi avevano perso 8 decimi e, secondo i medici, le si prospettava la cecità: “Così ho fatto una semplice preghiera al
Signore, se vuoi che io faccia questo per te, dammi la forza di farlo”.
Dio le rispose prontamente e, quando Chiara andò nuovamente dal medico per farsi visitare, si sentì dire: “Chiara, noi siamo senza parole, sei completamente guarita!”.
Fu così che ebbe conferma della sua missione e del fatto che aveva davvero trovato la strada per servire Dio.
Antonella Sanicanti