Così dopo anni di esami, il Dicastero ha espresso il proprio parere sul fenomeno conferendo al vescovo di Brindisi-Ostuni piena facoltà circa i provvedimenti da adottare nei confronti di Mario D’Ignazio.. La comunicazione, attraverso una lettera, è datata il 15 marzo 2015.
“Dichiaro – afferma il vescovo Caliandro in una lettera – non autentiche le esperienze mistiche di Mario D’Ignazio. Al contempo dispongo il divieto a Mario D’Ignazio di diffondere con qualunque mezzo contenuti riguardanti le presunte apparizioni nonché ‘messaggi’ o ‘segreti’. E’ disposta, inoltre, a carico di D’Ignazio e dei suoi più stretti collaboratori l’interdizione da qualsiasi incarico ecclesiale nell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni”.
“Tutti gli atti – si legge ancora nella lettera rivolta i fedeli – di culto direttamente o indirettamente riconducibili alle apparizioni sono da considerarsi vietati. A tutti i fedeli è vietato il sostegno materiale o morale delle opere facenti capo al veggente”.
“Si affida la vigilanza su quanto disposto ai Reverendi parroci dell’Arcidiocesi fatto salvo l’intervento diretto della Curia arcivescovile per quanto di propria competenza” conclude monsignor Caliandro.
La gente ha creduto alle parole del ragazzo brindisino che da anni dichiara di ‘vedere la Vergine Maria’ a tal punto da organizzare pellegrinaggi da ogni parte del mondo verso il ‘giardino Benedetto’ in contrada Santa Teresa a Brindisi.
https://youtu.be/–FhG_px6kU