Coronavirus, Milano: due contadini portano la statua della Vergine di Fatima in Piazza del Duomo con un trattore.
Può sembrar strano vedere un trattore nel mezzo della metropoli milanese. Eppure, è quanto accaduto qualche giorno fa: due contadini hanno portato la statua della Madonna di Fatima in Piazza del Duomo, sotto lo sguardo della Madonnina, simbolo della città e della cristianità. Come riporta Il Sussidiario.net la statua della Vergine era stata posta sulla singolare autovettura, che presentava sui lati alcuni poster di Gesù benedicente. I due uomini, dopo esser scesi dalla vettura, si sono messi in ginocchio, in preghiera.
La statua della Madonna in Piazza a Milano
I due contadini, come leggiamo dalla fonte, provengono dai campi di Pavia. Muniti di mascherina e senza creare una moltitudine attorno a loro, hanno voluto mandare un chiaro messaggio: in questo periodo di difficoltà, affidiamoci alla Vergine e alla preghiera. La speranza e la fede sono le vie della salvezza.
Una fede popolare
L’immagine del trattore che porta per le vie di Milano la statua della Madonna di Fatima ricorda un po’ i canoni della fede popolare, quella contrassegnata da gesti devozionali che accompagnano le processioni in paese. Eppure, nella sua singolarità, il gesto è forte perché la salvezza e la fine dell’epidemia sono affidate all’intercessione della Madre Celeste. D’altronde anche Papa Francesco, più volte, ci ha invitati a pregare per la sofferenza delle persone colpite dall’epidemia e per chi sta attraversando questo periodo in solitudine.
Affidamento a Maria
I due contadini, dopo esser stati allontanati dalla polizia municipale, per via delle norme di isolamento in vigore, hanno fatto ritorno a casa, ma hanno lasciato un forte messaggio di affidamento. Il gesto dei due contadini, come riporta Il Sussidiario.net ricorda un po’ quello del camilliano Fratel Ettore Boschini, che invitava a pregare il Rosario piazzando la statua della Vergine sulla sua auto incitando i fedeli dall’interno della sua auto. Per Fratel Ettore Boschini, morto a Milano nel 2004, è ora aperta la causa di beatificazione.
Leggi anche: Coronavirus, come vivono gli italiani. C’è bisogno di preghiera
Fabio Amicosante
Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI