Stamattina Milano si è svegliata con le immagini di una forte esplosione, avvenuta in una palazzina di piazzale Libia.
Cinque persone sono rimaste ferite in modo lieve e una in modo più serio. La causa più probabile indicata dopo le prime indagini è quella di una fuga di gas. Un uomo di trent’anni è la persona più gravemente ferita. Questo ha riportato ustioni di secondo e terzo grado su tutto il corpo. Subito dopo l’incidente, l’uomo è stato trasportato all’ospedale Niguarda, con codice rosso.
“Stiamo terminando la ricerca dei dispersi per eliminare ogni dubbio, probabilmente non ce ne sono. Il primo passaggio con i cani è stato negativo. E’ stata una forte esplosione, le notizie erano molto gravi, temevamo il peggio”, ha spiegato Maurizio Pendini, direttore e vice dirigente del comando dei Vigili del Fuoco di Milano.
“Si è verificata un’esplosione a pian terreno, c’è un ferito grave ma cosciente e cinque lievi. E’ stato danneggiato un appartamento e l’androne delle scale nonché tutte le finestre fino al quinto piano dell’edificio”.
Gli abitanti del condominio, in totale, sarebbero una cinquantina. Dal piano terra, dove si è verificata l’esplosione, si è poi sviluppato l’incendio che ha raggiunto tutto il primo piano. Subito sono intervenuti sul posto la squadra di ricerca e soccorso, con al seguito nove ambulanze, due automediche, una autoinfermieristica.
Insieme a loro, Polizia, vigili del fuoco e vigili urbani. Nel palazzo, per fortuna, si sono verificati solamente una serie di crolli di muri interni, senza però nessun crollo di pareti strutturali. I vigili del fuoco, mentre cercano di attestare con certezza che non ci siano altre persone coinvolte al momento non individuate, starebbero ancora cercando alcune persone che potrebbero essersi allontanate al momento dello scoppio.
Si tratta di due inquilini, anche se non è da escludere che i due non fossero presenti nel palazzo. Tuttavia, ora dopo ora aumenta il numero delle persone che ricorrono a cure mediche, e che in seguito ai primi controlli vengono portate in ospedale.
Per la maggior parte, sono persone vittime di attacchi di ansia o che magari sono state colpite da piccoli infortuni. La maggior parte dei quali provocati da cadute nel momento in cui cercavano di correre al di fuori del palazzo dopo lo scoppio.
Si tratta però di codici verdi e la situazione non sembra essere per loro grave. Tra questi c’è anche una ragazza quindicenne, che ha riportato un trauma alla caviglia. La giovane, insieme a una donna di 54 anni, è stata portata all’Ospedale Fatebenefratelli. Insieme a loro, ad essere ricoverate ci sono una donna di 56 anni, ora al Policlinico, e una di 38, trasportata alla struttura del Mangiagalli.
La prima ipotesi sulle cause dell’esplosione riguarda la propagazione di gas metano. Ora gli inquirenti dovranno indagare per capire quale siano le origini precise della perdita. Per ora in tutto l’edificio è stato fatto chiudere il gas, prima che questo venisse evacuato. L’esplosione è avvenuta poco dopo le sette.
Giovanni Bernardi
foto ansa
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