I miracoli straordinari della Vergine Maria durante la battaglia di Lepanto

Due confratelli del Rosario gravemente feriti, furono miracolosamente guariti.

Nel famoso conflitto della battaglia navale di Lepanto, dei cristiani contro i turchi, al tempo di San Pio V, il capitano Tommaso Roberto, restò mortalmente ferito, gli fu troncato un braccio e sfigurata la testa. Quali speranze poteva avere di vivere? Quale medicina poteva guarirlo? In tali angustie, si raccomandò alla miracolosa Madonna della Quercia, poiché era confratello del Santissimo Rosario ed iscritto alla Confraternita e questa memoria, gli diede gran conforto per le continue grazie, che ricevono i Rosarianti, dalla pietosissima Madre di Dio. Gli apparve un giorno, una certa Signora, sembrò che Ella, gli ungesse con olio le ferite, e tanto bastò, per liberarlo dalla morte e ridargli la salute, e tutto ciò, per mezzo del Rosario.

Anche un altro soldato, nativo della città di Milano, chiamato Ambrogio Cavare, fu gravemente ferito nella battaglia navale, per questo cadde debilitato ed esangue, e ormai stava per esalare lo spirito; anch’egli era confratello del Rosario nel Santuario della Madonna della Quercia, ma col tempo, intiepiditosi nella devozione, aveva tralasciato di offrire il Rosario, a Maria Santissima. Ritrovandosi in pericolo di morte, fece voto alla Vergine, di recitare la Corona, e subito furono ascoltate ed esaudite le preghiere del moribondo dalla Benignissima Protettrice dei Rosarianti. Fu completamente risanato, e riconoscendo il suo obbligo, recitò per il resto della vita, con grata perseveranza, il Santissimo Rosario, alla Regina degli Angeli e portò nel Santuario della Quercia, una statua come ringraziamento della grazia ricevuta.

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