Da buoni cattolici non possiamo che apprezzare l’influenza positiva che le apparizioni della Madonna a Medjugorje hanno avuto in questi anni. Per questo motivo consigliamo a chiunque non avesse ancora fatto il passo di visitare la collina della apparizioni di pensarci seriamente. Anche oggi vi riportiamo un esperienza vissuta nel paesino croato, questa volta da parte di un gruppo di giovani protestanti.
Il racconto di Pietro (che si definisce un mangia preti) comincia con il viaggio e la motivazione che ha portato lui ed i suoi amici ad affrontarlo: “Ok, i cattolici avranno pure lo Spirito Santo, anche quando stanno in ginocchio davanti a statue di gesso, ma voglio che mi spieghi questa storia delle apparizioni di Maria”. Da protestante appena convertito, Pietro non si capacità delle apparizioni, così, insieme ad un gruppo di amici ed alla famiglia fa un viaggio spirituale che lo porta prima ad Ars, poi a Roma ed infine a Medjugorje.
Fino a Medjugorje il viaggio non aveva cambiato di una virgola la sua percezione del mondo e della fede e continuava ad essere scettico. L’arrivo in quel paesino tra le montagne poi lo aveva ancor di più sconfortato, non pensava di riuscire ad avere una risposta. Il giorno dopo, mentre legge la Bibbia in Chiesa, qualcuno interrompe il suo raccoglimento con delle urla in croato, non capendo bene di cosa si tratta segue degli uomini che dopo un rapido segno della croce si dirigono verso il Krizevac, quello che vede comincia a fare vacillare il suo scetticismo: “Una cinquantina di uomini guarda verso il Krizevac. Sgrano gli occhi, che si riempono di luci immense che si allargano per più di un chilometro attorno alla croce. Il cielo danza intorno alla croce, come se un numero sterminato di soli, di colore blu chiaro , sconosciuto, si alzassero e scomparissero improvvisamente”.
Pietro non crede ai suoi occhi e pensa ad un allucinazione, ma il dubbio si insinua. Il giorno dopo insieme agli amici ed alla famiglia si concede un pic nic su un prato nei pressi della collina, tutti parlano del più e del meno ed i bambini giocano in una vigna, d’un tratto, uno dei bambini chiama la sua attenzione indicandogli la collina, quello che vede annebbia ulteriormente la sua convinzione: “L’immensa Croce gira su se stessa”, incredulo pensa ad un’altra allucinazione, tocca il terreno chiama il suo amico Alex e gli chiede cosa vede guardando la collina e lui risponde sorpreso:”Impossibile, la croce gira!”. I due amici chiamano gli altri e tutti assieme si bloccano a guardare il fenomeno. I segni continuano ma il momento in cui ogni perplessità cede è quando Pietro (amico separato che aveva tentato il suicidio con un coltello) si accorge che la sua cicatrice era scomparsa.
Quella sera Pietro in preda ad una confusione interiore prega il signore chiedendogli di poter assistere ad una apparizione della Madonna, si apposta all’esterno della cappella pregando dentro di se il signore perché lo protegga dal male. Il frate all’ingresso della chiesa lo chiama, invitandolo ad entrare nella cappella, sono arrivati i veggenti. Dentro la chiesa tutti pregano ed attendono il Miracolo, d’un tratto si sente un rumore assordante ed i veggenti cadono sulle proprie ginocchia all’unisono, lui si avvicina per provare a se stesso che loro non fingano, si avvicina a Vicka la tocca la pizzica, ma nessuna reazione, così prova a farla cadere (aveva letto che i veggenti diventano pesanti come macigni quando hanno una visione) ma non ci riesce, alza lo sguardo e gli succede qualcosa di meraviglioso: “Una luce appare, un raggio di sole attraversa la finestra, ma dello spessore di un ramo e vedo questo raggio scendere verso di me. Appena il raggio di luce tocca il mio petto, sento tutte le preoccupazioni dissolversi, svanire”.
Quella sensazione di pace interiore non l’aveva mai provata, quando torna dai suoi amici questi gli dicono che aveva una luce in volto particolare un espressione beata, lui racconta che da quel momento tutto è stato diverso e che per tre mesi ha vissuto un periodo di beatitudine ultraterrena.