Miracolo a Sokólka, in Polonia: sicuramente uno dei più recenti miracoli eucaristici, che racconta di come, nelle ostie consacrate, si possa scorgere la reale presenza di Cristo vivo.
E’ avvenuto il 12 Ottobre del 2008, nel periodo in cui la Polonia si preparava a rendere Beato Padre Michele Sopocko, il padre spirituale di Santa Faustina Kowalska, che ha contribuito fortemente a diffondere il culto della Divina Misericordia in tutto il mondo.
Quando alla Santa Messa del mattino, celebrata nella Chiesa parrocchiale di Sant’ Antonio di Sokólka, un’ ostia consacrata è caduta a terra, proprio dalle mani del sacerdote che stava distribuendo la Comunione ai fedeli, il rito è stato interrotto per un momento, per permettere di recuperare il Corpo di Cristo.
Secondo quanto si richiede in questi casi, il sacerdote ha poi messo l’ ostia in un recipiente contenente dell’ acqua, perché si sciogliesse.
In seguito, Suor Julia Dubowska, delle Congregazione delle Suore Eucaristiche, ha preso il recipiente con l’ostia consacrata e lo ha riposto in cassaforte.
L’ostia è un misto di pane e tessuto umano: miracolo a Sokólka
Il 19 Ottobre, esattamente una settimana dopo, Suor Julia Dubowska e il parroco hanno aperto la cassaforte, di cui solo loro avevano la chiave, e, nell’ambiente, si è diffuso un profumo di pane azzimo.
Nel recipiente, c’era ancora l’acqua, ancora l’ostia, ma con una macchia rossa, che però, stranamente, non aveva sporcato il liquido.
Così, l’Arcivescovo, Monsignor Edward Ozorowski, ha disposto le analisi di laboratorio.
La professoressa Maria Sobaniec-Lotowska e il professor Stanisław Sulkowski, in due esami distinti e separati sono giunti alla stessa conclusione: l’ostia analizzata è tessuto umano, quello di un muscolo cardiaco, di una persona morente.
Inoltre, queste fibre muscolari erano mescolate alle sostanze che si riscontrano nel pane: impossibile che una situazione del genere si possa ricreare in laboratorio!
Antonella Sanicanti