“Padre, sono ministro dell’Eucaristia e vado a far visita a 16 malati. Mi potrebbe dare le ostie?”. Con queste parole, e tanto entusiasmo, il signor Lalo si rivolgeva al suo sacerdote e si preparava a portare il Corpo di Cristo alle persone che non potevano recarsi in chiesa (da Gesù e Maria).
La cosa straordinaria però fu che, quella persona, tornò dal sacerdote a prendere ostie da distribuire, anche dopo la Messa di mezzogiorno e quella della sera, instancabilmente, tanto che il sacerdote, volendolo ringraziarlo per il suo altruistico operato, gli domandò conto dei fatti. Ecco quale fu la risposta del signor Lalo:
“Padre, non c’è niente per cui ringraziare. Sto facendo semplicemente qualcosa per chi mi ha restituito la vita e la salute. Tre anni fa sentivo che il mondo mi crollava addosso, avevo dolori terribili in tutto il corpo. All’inizio non sapevano cosa avessi, finché non mi hanno detto che era un tumore alla colonna vertebrale.
Eucarestia: il signor Lalo è guarito, perché se ne cibava ogni giorno
La mia vita è crollata. Sono caduto in una profonda depressione, ho lasciato il lavoro e non volevo che nessuno mi venisse a trovare, ma la ministra Rosita insisteva tanto che alla fine l’ho fatta venire. Da allora, ho iniziato a ricevere la Santa Comunione tutte le settimane.
Da quel momento è cambiato tutto. Ogni domenica aspettavo di ricevere il Corpo di Cristo. Col passare dei giorni ho iniziato a notare che quando mi comunicavo iniziavo a cambiare da dentro a fuori. Mi riempivo di gioia e di forza, mi sentivo più amato e accompagnato da Dio. Sembrava che il mio cancro non fosse più tanto terribile.”.
Solo il quel momento di estrema prova, Lalo si era accorto della grazia che poteva passare a lui, attraverso l’Eucarestia. Il Signore gli stava accanto e non lo abbandonava e Lalo cominciava a desiderare di guarire, per avere l’occasione di raccontare ad altri ciò che stava vivendo e dare loro la stessa speranza che lui aveva ricevuto.
Dio lo prese in parola e, tre mesi dopo, i medici non trovarono in lui nessun cancro. “Per me non era il medico che lo diceva, ma Gesù Eucaristico che mi ricordava: “Ti ho dato la salute per andare insieme a far visita a tutti quelli che ne hanno bisogno”.”.
Antonella Sanicanti
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