Tanti sono i miracoli avvenuti a Lourdes e, molti di questi sono stati riconosciuti dopo attente indagini. Uno di questi è quello di Vittorio Micheli, che è qualcosa di davvero sconvolgente. Ripercorriamo insieme l’intera straordinaria vicenda.
Il messaggio di salvezza che invita alla conversione e alla preghiera, ci dà la possibilità di ricordare anche le numerose grazie concesse dalla Vergine.
Sono tantissime le guarigioni inspiegabili legate al Santuario di Lourdes e a quell’acqua che miracolosamente sgorgò dal nulla nella grotta. Tra queste, però, solo 70 sono state riconosciute dalla Chiesa e dai Vescovi come veri e propri miracoli.
La storia di Vittorio Micheli (il 63esimo miracolo avvenuto a Lourdes e poi riconosciuto) ne è una piena testimonianza e, a riportarlo, sono anche le fonti ufficiali del Santuario di Nostra Signora di Lourdes (lourdes-france.org).
Incredibile storia dell’osso ricresciuto a Lourdes
Ciò che è accaduto a Vittorio ha davvero dell’incredibile. Le fonti del Santuario spiegano che Vittorio, cacciatore alpino classe 1940, e barelliere spesso presente a Lourdes al servizio degli ammalati, nel 1962 viene ricoverato all’ospedale di Verona. La diagnosi arriva come un fulmine a ciel sereno: ha una grave forma di tumore, un sarcoma.
Decide di recarsi in pellegrinaggio nel 1963 a Lourdes. Il suo tumore ha colpito la parte superiore del femore e parte del bacino. Nel pellegrinaggio sembra non accadere nulla di particolare, a parte il fatto che nonostante il gesso, riesca comunque a bagnarsi con l’acqua di Lourdes.
Al suo rientro in Italia viene ricoverato all’ospedale militare. Viene sottoposto a dei controlli radiografici che vengono però male interpretati. Passano mesi. Ciò che colpisce sono le ottime condizioni di salute in cui versa Vittorio.
Vengono effettuati nuovi esami, ed essi mostrano una ricostruzione ossea risalente a più di 5 mesi prima, al tempo dei precedenti controlli. I dolori sono cessati e Vittorio riprende a camminare: è completamente guarito!
Il miracolo di Vittorio
Altre fonti riportano, anche, le dichiarazioni del medico curante. Lui, inizialmente scettico, decide poi di mettere per iscritto quello che ha constatato: “Io dichiaro in scienza e coscienza: ho accolto nel mio reparto l’alpino Vittorio Micheli, colpito da sarcoma all’osso sinistro del bacino e l’ho curato nel periodo tra il 1962 e il 1964 senza alcun trattamento antimicotico.
Durante il suo pellegrinaggio Micheli venne accompagnato nelle vasche di Lourdes. La sua immersione avvenne con tutto il gesso. Vittorio al contatto con quell’acqua fredda e miracolosa avvertì immediatamente un senso di fame e di benessere. Quel semplice gesto aveva generato qualcosa di straordinario: era completamente guarito.
La sua struttura ossea stava crescendo di nuovo. Un miracolo straordinario, una guarigione dove non solo è stato eliminato il male ma, tutto ciò che la malattia aveva distrutto, è tornato a funzionare. Vittorio, prima di Lourdes era come se avesse perso una gamba e qui, nella grotta di Massabielle, l’intervento divino gliel’avesse fatta ricrescere”.
L’avvenuta guarigione venne attestata al 1° giugno 1963. Il miracolo è riconosciuto, invece, il 26 maggio 1976 da Monsignor Alessandro Gottardi, arcivescovo di Trento e, come evento miracoloso, anche dall’Ufficio Medico di Lourdes e dalla Commissione Internazionale di Parigi.