Misericordia: perché è la chiave per comprendere Dio

Le parole di Gesù ci invitano a vivere completamente l’amore verso il prossimo. Il suo insegnamento si pone alla base di una riflessione molto profonda sulla natura di Dio, che restituisce ciò che doniamo in terra. Attraverso questo insegnamento, scopriamo come la misericordia di Dio diventa la chiave per una vita piena, felice e vera.

Gesù discepoli
Gesù insegna ai discepoli la misericordia di Dio (photo Pixabay)

I Vangeli rappresentano una grande fonte di ispirazione per affrontare la quotidianità e per riflettere su quelli che sono gli insegnamenti del Signore. Nelle sue parole, che in questa occasione vanno a concentrarsi su un aspetto particolare di Dio, ovvero quello della misericordia, troviamo uno dei fondamenti etici della vita cristiana e della relazione dell’uomo con Dio e con il prossimo. Attraverso il suo insegnamento sulla misericordia di Dio, Gesù ci offre una chiave per comprendere al meglio la natura stessa di Dio. Nel testo biblico, la misericordia citata da Gesù è intesa come un profondo amore verso chi soffre e verso chi è più debole. Questo è un amore che non si limita alla giustizia, ma va ben oltre, estendendosi alla grazie e al perdono. Gesù, con le sue parole, che ritroviamo tra le beatitudini, ci invita ad essere misericordiosi, perché tutto questo amore, è certo che ritornerà a noi. La misericordia citata da Nostro Signore, se non altro, è la più grande manifestazione dell’amore che Dio nutre per l’umanità intera.

Gesù e il discorso sulla misericordia

Il versetto che tratta il tema della misericordia come tratto distintivo della natura di Dio è presente nelle beatitudini. A raccontarci questo passo, riprendendo le parole di Gesù stesso, è il Vangelo di Matteo. Al quinto capitolo, versetto sette, Gesù dice: “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia” (fonte: Matteo 5,7). Le parole del Cristo ci ricordano che chiunque pratichi la misericordia, chiunque sia in grado di perdonare e di aiutare, chiunque sia in grado di mettersi all’ascolto dell’altro, soprattutto quando è in difficoltà, riceverà e troverà egli stesso la misericordia. Chi dona misericordia, dunque, sperimenterà la misericordia di Dio nella propria vita. Ma attenzione, Gesù non ci dice che questa è una semplice manifestazione del dare e avere, della causa e dell’effetto. Si tratta, invece, di un principio che riflette l’ordine spirituale voluto da Dio stesso: attraverso la misericordia che manifestiamo verso gli altri, si manifesta e si sperimenta l’amore di Dio.

Un rovesciamento dei valori

Attraverso le sue parole, Gesù ribalta completamente i valori cosiddetti “mondani”. Gesù, nelle beatitudini, non esalta affatto la forza, la ricchezza o il potere. Ciò che viene esaltato è un concetto molto più profondo legato alle virtù umili e generose. Proprio queste, nella visione di Gesù, appartengono a chi vive in comunione con Gesù, partecipando della sua generosità e del suo amore. La natura di Dio ci è così più vicina: Gesù, con i suoi discorsi ci offre la chiave per comprenderla al meglio. Essere misericordiosi, nella usa divina visione, non significa quindi rispondere ai bisogni materiali degli altri, ma significa essere pronti a perdonare, ad ascoltare l’altro, a comprendere le difficoltà, senza giudicare. Il Cristo ha incarnato questa benevolenza e rappresenta questa misericordia in modo perfetto. Seguire il suo esempio, è il modo più efficace per rispondere al suo invito a trovare la misericordia di Dio.

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