Il segreto dei corpi incorrotti dei Santi: alla scoperta di cosa si nasconde dietro questo fenomeno

Quanti sono i Santi il cui corpo risulta incorrotto? Cosa sostiene la Chiesa circa questo fenomeno inspiegabile e misterioso a cui la scienza non ha risposte?

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Quanti sono i Santi dal corpo incorrotto? – lalucedimaria.it

Dopo la morte il corpo subisce un naturale processo di decomposizione. Lento e graduale è inesorabile e riporta al versetto della Genesi (3, 19) che dice: “polvere sei e polvere ritornerai“.

Il normale stato di disfacimento del corpo umano però a volte non avviene. In rarissimi casi si parla di corpi incorrotti ed è un evento che si verifica nella quasi totalità dei casi riguardo alcuni corpi di Santi della Chiesa cattolica.

Il fenomeno è prodigioso, va oltre le leggi della natura. Proprio per questo non può che essere considerato come una manifestazione della soprannaturalità e quindi della potenza di Dio. Quanti sono i santi i cui corpi sono incorrotti anche dopo molti anni e secoli e cosa vuol siginificare questo miracolo?

Santi dai corpi incorrotti: il mistero nascosto

L’incorruttibilità non è strettamente un indicatore di santità: o meglio, non è certamente una condizione necessaria che dimostra che una persona è santa.

Non tutti i santi hanno un corpo incorrotto e ce ne sono alcuni il cui corpo è stato distrutto con la cremazione. Basti pensare a Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) e San Massimiliano Maria Kolbe, uccisi nei campi di concentramento nazisti e bruciati nei forni crematori.

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Il corpo incorrotto di santa Bernardette Soubirous – lalucedimaria.it

La santità, dunque, non è legata a questo elemento, ma ovviamente alla condotta di vita in cui si sono espresse eroicamente le virtù cristiane. Certamente però,  l’incorruttibilità dei corpi è da considerare come una manifestazione della grandezza di Dio che può sovvertire le leggi naturali, se lo vuole.

Ciò che a tutti gli effetti sembra volerci indicare questo mistero che anche agli occhi della scienza non trova una spiegazione certa e plausibile, è il rimando alla resurrezione della carne. Per fede crediamo che un giorno alla fine dei tempi, dopo la seconda venuta di Gesù non solo la vita dell’anima sarà immortale, ma anche i corpi risorgeranno.

Lo sostiene chiaramente San Paolo quando afferma “ Come possono dire alcuni tra voi che non esiste risurrezione dei morti? Se non esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo è risuscitato! Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede” (1Cor 15,12).

Chi sono i Santi che non si sono decomposti

La scoperta di un corpo incorrotto avviene a seguito di una riesumazione spesso effettuata durante un processo di canonizzazione e può capitare che ci sia una conservazione totale o parziale delle spoglie mortali.

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Il corpo incorrotto di San Pio da Pietralcina – lalucedimaria.it

Nel libro The Incorruptibles lo scrittore cattolico Joan Carrol Cruz fa un’attenta ricerca ed elenca tutti i santi i cui corpi sono stati riconosciuti incorrotti dalla Chiesa. Sono circa 100 sui quali è stato riscontrato questo fenomeno prodigioso.

La prima santa che risulta con il corpo incorrotto è santa Cecilia, martire del II secolo: dopo oltre 1500 anni è stato accertato che non aveva subito il normale processo di decomposizione. I corpi di vari altri santi hanno manifestato la stessa condizione.

Colpiscono le immagini del volto sereno di santa Bernardette Soubirous che sembra come fosse vivo, e qualcosa di simile accade anche per santa Caterina Labourè, santa Veronica Giuliani, santa Margherita Maria Alacoque, san Pio da Pietralcina, san Vincenzo de’ Paoli, san Giovanni Maria Vianney.

Ma l’elenco continua ancora con santa Margherita da Cortona, santa Luisa de Marillac, santa Caterina da Bologna, e con papi come san Giovanni XXIII e san Pio X.

Recentemente è avvenuta una ricognizione sul corpo di santa Teresa d’Avila e dopo 500 anni sorprendentemente ci sono evidenti segni di incorruttibilità nei suoi resti.

Decomposizioni parziali e il prodigio che va oltre la scienza

In alcuni casi la mancata decomposizione non avviene per tutto il corpo nella sua interezza ma riguarda solo alcune parti. Si parla perciò di corpi parzialmente incorrotti. È il caso di sant’Antonio da Padova di cui rimangono la lingua e la mascella in perfetto stato di conservazione.

Fin da tempi remoti sono state ideate tecniche di mummificazione per impedire il disfacimento del corpo. Procedimenti di cerificazione o saponificazione possono bloccare la decomposizione e mantenere i resti umani in uno stato conservativo per molti secoli.

Determinati fattori ambientali e climatici possono favorire un mantenimento quanto più ottimale di un corpo o rallentare il processo di decomposizione.

È in mancanza di imbalsamazione e trattamenti con particolari sostanze che si verifica il miracolo. Quando un corpo non ha subito nessuna alterazione prodotta da mani umane e nonostante questo non subisce il naturale disfacimento allora si può parlare di incorruttibilità. In quel caso si è certamente di fronte al mistero e al prodigio.

L’incorruttibilità dei corpi di alcuni santi è quindi un segno dato da Dio che ci riporta alla realtà della resurezzione dei corpi alla fine dei tempi. Siamo anime incarnate, il cui corpo non è da disprezzare o sminuire, ma da custodire e la fede cattolica non è spiritualistica, ma è la religione dell’Incarnazione, di un Dio che si è fatto uomo in carne e ossa.

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