Il Mistero del petalo ritrovato sulla tomba di Santa Teresina di Lisieux: appare il volto di Gesù

La storia del misterioso petalo ritrovato sulla tomba di Santa Teresa di Gesù Bambino, nota come Santa Teresina di Lisieux, mostra una straordinaria e prodigiosa immagine di Gesù.

santa teresa lisieux
La storia del petalo con l’immagine prodigiosa sulla tomba di Santa Teresina – lalucedimaria.it

Santa Teresina di Lisieux, Dottore della Chiesa che ci indica la “piccola via” per la santità, è molto venerata in tutto il mondo fin dalla sua morte avvenuta nel 1897.

La fama di santità fu evidente fin da subito e ben presto si aprì il processo che avrebbe portato alla beatificazione nel 1923 e alla canonizzazione nel 1925. Proprio in quegli anni, nel periodo in cui fu dichiarata Beata, molto probabilmente avvenne un evento prodigioso sulla sua tomba.

Come riporta una vecchia immaginetta dell’epoca, stampata con l’approvazione del vescovo di Parigi, un petalo di rosa fu oggetto di un fenomeno che si può definire prodigioso. Si trovava sopra il sepolcro di Santa Teresa del Bambin Gesù e del Volto Santo.

Il prodigio del petalo con l’immagine di Gesù sulla tomba di Santa Teresina

Dopo che ebbe inizio il processo di accertamento delle virtù eroiche per la beatificazione prima e la canonizzazione poi, sul corpo di Santa Teresina furono eseguite delle ricognizioni.

immaginetta petalo prodigioso lisieux
L’immaginetta che raffigura il petalo di rose con l’immagine di Gesù – lalucedimaria.it

La prima riesumazione delle spoglie, come si legge negli Archivi del Carmelo di Lisieux, avvenne nel 1910. A questa ne seguì una successiva nel 1917. Dopo l’annuncio ufficiale della beatificazione ci fu poi la traslazione solenne e definitiva delle spoglie mortali di Santa Teresa presso la Cappella del Carmelo di Lisieux.

Nel luglio del 1923, pochi mesi dopo l’annuncio della beatificazione sulla tomba di Santa Teresina ebbe luogo il ritrovamento un petalo di rosa davvero molto strano. Sul di esso si distingueva benissimo un volto del tutto somigliante a quello di Gesù come ce lo ha mostrato la Santa Sindone che si trova Torino.

Si riscontrò anche una grande somiglianza con la testa del Cristo incisa su smeraldo, che si narra sia stata realizzata per ordine dell’imperatore Tiberio ed è custodita in Vaticano.

Il petalo è stato conservato tra due fogli di mica, un gruppo di minerali appartenenti alla sottoclasse dei fillosilicati e posto all’interno di un medaglione d’oro.

Le analisi sul petalo prodigioso

Nel corso del tempo il petalo si è essiccato per via naturale e si è strappato leggermente nella sua parte centrale. Anche solo fotografarlo ha costituito un’operazione molto delicata.

immaginetta storia petalo prodigioso
Il retro dell’immaginetta con la storia del petalo prodigioso di Lisieux – lalucedimaria.it

Nonostante le difficoltà per fare un buon lavoro però nel 1927 padre Noguier de Malijay fu incaricato di fotografare il petalo in trasparenza. Si trattava di un illustre studioso del Sacro Lino di Torino.

Il ricercatore ebbe modo di tenere a lungo l’oggetto prodigioso nel suo laboratorio e lo pose sotto un microscopio per analizzarlo meglio. Non solo lui, ma numerosi studiosi e medici si recarono per esaminarlo.

Fu fotografato nella sua interezza e al tempo stesso furono realizzate anche delle microfotografie delle diverse parti di esso. Si è riscontrato come il petalo fosse completamente naturale e non artefatto da mani umane.

Fa riflettere che un petalo di rosa che presenta un dato così prodigioso abbia come immagine proprio il volto del Signore. Santa Teresina infatti aveva scelto come nome religioso quello di Teresa del Bambin Gesù e del Volto Santo.

Quest’ultima dicitura la aggiunse perché voleva esprimere più pienamente il suo desiderio e la sua attitudine a contemplare il Signore proprio nel suo Santo Volto. Inoltre Santa Teresina ha usato l’immagine delle rose per dire che con la sua intercessione sarebbero arrivate tante grazie: “Passerò il mio cielo a fare del bene sulla terra. Farò cadere una pioggia di rose“, aveva detto.

Nell’immaginetta, che ormai appare ingiallita, c’è l’approvazione del vescovo di Parigi dell’epoca, mons. Dupin, in data 17 settembre 1932. Inoltre è chiara la promozione di una devozione al Santo Volto di Gesù.

Diffusa in quel contesto dalle Religiose Agostiniane dell’Hotel-Dieu di Parigi, al 66 di Rue des Plantes, si esortavano le persone che avessero ricevuto delle grazie tramite questa venerazione a comunicarlo alle autorità ecclesiastiche.

Gestione cookie