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Il mistero della Stella Cometa: la rivedremo quest’anno?

I Vangeli narrano che alla nascita di Gesù sia comparsa in cielo la “Stella cometa”. E Forse quest’anno la rivedremo! Ma era davvero una cometa?

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La stella brillante comparsa in cielo era sorta proprio per annunciare, come segno nel cielo, la venuta di un re: per questo i re Magi, studiosi provenienti dalla Persia, dall’Arabia e da Saba, si misero in cammino seguendo la stella, per andare ad omaggiarlo con i loro doni.

Come videro la Stella cometa

La stella di cui i Magi seguivano la traiettoria, aveva attratto molti perché assai luminosa, un fenomeno insolito da osservare, come riportano alcune fonti: Un astro brillò nel cielo sopra tutti gli astri, la sua luce era indicibile, e la sua novità stupì. La altre stelle con il sole e a luna fecero un coro all’astro ed esso più di tutti illuminò. Ci fu stupore”.

Sant’Ignazio agli Efesini

Nel protovangelo apocrifo di San Giacomo (siamo circa nel 125 d.C.) si leggono queste parole, che sarebbero state pronunciate dai Magi: “Abbiamo visto una stella di grandi dimensioni splendere tra queste stelle e oscurare la loro luce, di modo che le stelle non apparivano; e così abbiamo saputo che è nato un re per Israele e siamo venuti ad adorarlo”.

Papa Leone Magno, morto nel 461, si esprimeva così: “Ai Magi, infatti, apparve la nuova luce di una stella più lucente che, mentre la guardavano, riempì i loro animi di ammirazione per il suo splendore, per cui credettero che non si doveva trascurare ciò che era annunciato con un segno tanto grande”.

E ancora Sant’Efrem, morto nel 373, descrive così la stella nei suoi Inni per l’Epifania: “Il Figlio ha avuto due araldi. La stella di luce lo ha proclamato dall’alto, Giovanni dal basso: due araldi, quello terreno e quello celeste. La stella di luce, contrariamente alla natura, ha brillato all’improvviso; meno del sole ma più grande del sole”.

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La sorpresa in cielo di quest’anno: la stessa “Stella cometa”?

Proprio quest’anno, il 21 dicembre, sarà di nuovo possibile vedere allineati stavolta soltanto Saturno e Giove. Anche se a livello biblico e astronomico gli studiosi non concordano sull’origine effettiva della cometa, a livello storico si concorda che il che il quell’anno ci fu un allineamento di pianeti simile a quello che sta per avvenire.

Potremo dunque con più trepidazione attendere la nascita di Gesù, proprio come allora. Chissà che non riusciamo a vedere la stessa cometa citata nel Vangelo?

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:

E tu, Betlemme, terra di Giuda,
non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda:
da te infatti uscirà un capo
che sarà il pastore del mio popolo, Israele»”.

Questo allineamento, che genera una luce simile a quella di una stella, si è verificata l’ultima volta circa 800 anni fa, nel 1226, quando Giove e Saturno erano molto vicini: anche stavolta sembreranno un unico corpo celeste, anche se li separeranno invece circa 730 milioni di km tra di loro.

La “vera” data della nascita di Gesù e i fenomeni celesti di allora

Per capire però di che stella di trattasse, bisogna risalire ai fenomeni celesti del tempo, attorno all’anno zero. La data della nascita di Gesù a cui ci riferiamo tutti, è infatti probabilmente una data non esatta. Si avvicinerebbero maggiormente a quella effettiva alcune più precise valutazioni degli storici, che fanno risalire ufficialmente la nascita di Gesù tra il 7 e il 4 a.C.

Qualcuno pensa che la Stella di Betlemme sia sia la cometa di Halley, che viene avvistata dalla terra ogni 76 anni. L’ipotesi è ritenuta però improbabile, visto che secondo i calcoli degli studiosi, tale cometa passò nei cieli di allora nell’anno 12 a.C.

Altri sostengono che ci sia stato un altro fenomeno particolare, una supernova, ovvero l’esplosione di una grande stella, che avrebbe rilasciato grande luminosità.

A livello astronomico, nel 7 a.C., possibile anno della nascita di Gesù, si sarebbe invece verificato un allineamento di Giove, Saturno e Marte. Questo fenomeno celeste potrebbe essere apparso come la nota Stella di Betlemme che indicò ai Magi la strada da seguire per giungere dal Messia appena nato.

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Il mistero della stella cometa

Il mistero della stella cometa, in ogni caso, è ancora aperto. C’è un’ultima ipotesi in ballo da considerare: quella di un segno divino nel cielo. Nella Bibbia non sono mancati segni e prodigi per opera di Dio in situazioni particolari, e Gesù stesso assicura che prima della fine dei tempi “Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle” (Lc 21, 25).

L’avvento del Regno di Dio ha avuto inizio proprio con la venuta di Gesù sulla terra: non poteva forse Dio annunciare la venuta del salvatore con un segno del tutto straordinario nel cielo, che i sapienti nel cuore avrebbero saputo intercettare? “La Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli” (Lc 7, 35).

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Dio non si manifesta solitamente con prodigi, perché “stupende sono le opere del Signore, eppure sono nascoste agli uomini le opere sue” (Sir 11, 4): Dio infatti desidera che noi ci fidiamo di lui e viviamo la nostra vita nell’umiltà dell’ordinarietà. Eppure in qualche occasione ci concede dei segni per aiutare la nostra fede. Non dobbiamo però per forza rintracciarli chissà dove: possiamo provare piuttosto a credere, è allora che vedremo le sue meraviglie che, come per Gesù, si nascondono anche nell’umiltà di una mangiatoia.

Elisa Pallotta

Elisa Pallotta

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Elisa Pallotta

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