Ogni cattolico dovrebbe avere piena consapevolezza di ciò che è davvero l’Eucarestia, e metterla al centro della propria vita perché in essa è presente Gesù e in questo modo la Chiesa viene associata al Suo sacrificio.
Con il sacrificio della Croce Gesù dona la grazia al Suo corpo mistico, ovvero la Chiesa.
Ragione per cui, non bisogna mai e poi mai dimenticarsi di prendere sul serio questo fatto. Ma il rischio è purtroppo molto presente. Tanti cattolici, per incoscienza o per indolenza, finiscono per recarsi a Messa e non ricevere nella maniera più corretta Gesù Eucarestia. Tra questi errori, alcuni sono purtroppo molto frequenti. Per questo sarebbe opportuno farvi attenzione, evidenziandoli per quanto possibile e cercando di porvi rimedio.
L’inchino prima della Comunione e pronunciare la parola Amen
Capita spesso che i fedeli che si recano in Chiesa, nel momento in cui avanzano verso il sacerdote, il diacono o il ministro straordinario dell’Eucaristia, non esprimano nessun tipo di riverenza, come invece può essere quella di inchinarsi.
Riverenza che, al contrario, sarebbe ben opportuna. Non a caso ciò viene indicato anche nello stesso Messale Romano, i cui si spiega che “prima di ricevere il Preziosissimo Sangue viene fatto quell’atto di riverenza che nei nostri cuori dovrebbe essere visto come spontaneo e non imposto”. Una cosa invece a molti sconosciuta è che qualora il fedele lo desiderasse, potrebbe anche ricevere Gesù Eucarestia in ginocchio.
Un altro errore purtroppo molto comune è quello di non pronunciare la parola Amen, spesso per via della fretta causata dalle file talvolta molto lunghe che si vengono a creare all’interno della Chiesa. Tuttavia, si tratta di un’indicazione presente nello stesso Ordine della Messa.
Infatti, al seguito della pronuncia da parte del sacerdote della parola “Il Corpo di Cristo”, subito dopo avere presentato l’Eucarestia al fedele, chi riceve la Comunione dovrebbe dire sempre “Amen”. Si tratta della conferma che si è pienamente a conoscenza di stare per ricevere Gesù Eucarestia. Perciò non ci dimentichiamo, ma poniamo in Lui tutta la nostra massima attenzione.
La consapevolezza dello stato di grazia
Ora parleremo di uno dei punti più dolenti ma allo stesso tempo più importanti sui quali indagare prima di prendere la Comunione. Infatti, è fondamentale che il fedele che sita per ricevere l’Eucarestia sia ovviamente cattolico, ma altresì che abbia piena contezza di trovarsi in una stato di grazia.
Un punto importante, che è bene che i cattolici stesso comprendano in maniera piena, e che non si lascino trasportare da abitudini sterili senza tuttavia riflettere sulla sostanza di ciò che stanno per compiere.
Perciò bisognerebbe chiedersi sempre se, rispetto all’ultima volta che ci si è confessati, siano stati commessi peccati mortali. In quel caso, è di importanza fondamentale recarsi a un confessionale o cercare un sacerdote per fare la confessione. Per il semplice fatto che ricevere la Comunione in uno stato di peccato mortale equivale a un vero e proprio sacrilegio.
In questo modo abbiamo anche la possibilità di mettere in pratica la dimostrazione del nostro amore e del nostro rispetto verso Nostro Signore Gesù Cristo, oltre che gratitudine per tutte le grazie che in maniera costante opera nelle nostre vite.