Le origini del monachesimo passano anche per il luogo sacro che stiamo per descrivervi: il Monastero di Subiaco ha visto la presenza del padre di tutti i monaci, San Benedetto.
Il monastero di Subiaco rappresenta uno dei luoghi dove lo stesso Santo è vissuto. Un luogo non semplice da raggiungere ma che, allo stesso tempo, ci fa capire l’importanza della scelta di un posto lontano da tutto e tutti per la piena contemplazione e la preghiera.
Un luogo che viene, dai più, conosciuto anche come “Santuario del Sacro Speco”. Ma cosa significa esattamente? Cerchiamo di capirlo insieme conoscendo anche, nel dettaglio, la storia di questo luogo santo.
Siamo nel cuore della città metropolitana di Roma e, precisamente, nel territorio di Subiaco.
Il monastero benedettino d’Italia
Quando si parla del monachesimo in Europa, della sua diffusione e soprattutto della sua regola, immediatamente ci salata alla memoria la figura di San Benedetto da Norcia e, per quel che riguarda il ramo femminile, di Santa Scolastica. Due Santi che hanno dato l’avvio al monachesimo, alla scelta da parte di uomini e donne di dedicarsi completamente a Dio, alla preghiera, alla contemplazione, nel pieno rispetto di regole rigide.
Il monastero di Subiaco o, come dicevamo all’inizio, conosciuto con il titolo di “Santuario del Sacro Speco”, è una complessa opera architettonica che unisce il luogo di culto alla natura. Già questo può farci capire che siamo davanti a qualcosa che non ha precedenti e che ha visto, poi successivamente, la sua diffusione anche in altre parti d’Italia.
Questo monastero, infatti, è costruito all’interno di una cavità sospesa, in una sorta di grotta, tra il monte Taleo ed il fiume Aniene. Anticamente un luogo che poteva esser veramente definito “sperduto” ma che, nell’insieme, ha rappresentato un posto anche di stallo per tanti viandanti che qui cercavano conforto e riposo, non soltanto per i monaci stessi.
Oggi il monastero di Subiaco è un vero e proprio punto di riferimento per tutti coloro che, sulle orme di San Benedetto, vogliono “cercare Dio”. Ma qual è la storia di questo luogo santo? Bisogna tornare molto indietro nel tempo, intorno all’XI secolo quando è attesta, almeno, la prima costruzione del monastero stesso, anche se solo nella parte inferiore. La parte superiore, infatti, è stata aggiunta intorno al XIV secolo.
Monastero di Subiaco: un luogo scavato nella roccia
Come dicevamo all’inizio, un luogo rigido, austero, proprio come la regola di San Benedetto dettava. All’interno, questo monastero si presenta quasi come fosse un labirinto, dove chiese, cappelle e le celle dei monaci stessi si perdono ricavati nella roccia.
Dal punto di vista artistico ed architettonico diversi sono gli stili presenti al suo interno: si va da quello di epoca bizantina, sino anche a quello di epoca post francescana, arrivando anche a cicli pittorici ben conservati del XV secolo, dove sono tre le tematiche principali sviluppate dagli artisti: la Passione di Cristo, la vita della Madonna e la vita di San Benedetto da Norcia.
È la Cattedrale superiore quella maggiormente e riccamente decorata anche dal punto di vista pittorico. Nonostante sia il padre fondatore di un altro ordine monastico, San Francesco trova un posto di tutto rispetto all’interno di questo monastero: si tratta di una prima fedele raffigurazione del Santo realizzata prima ancora che fosse assurto alla gloria degli altari, datata intorno al 1223.
Info utili: orario Sante Messe e come raggiungere il monastero
Un luogo santo davvero particolare che vale la pena di visitare almeno una volta nella vita. Il monastero di Subiaco è, infatti, aperto ai fedeli e ai pellegrini:
- Dalle ore 9.30 alle ore 12.15 e dalle ore 15.30 alle ore 17.15 (giorni invernali) – 18,15 (giorni estivi)
Ad oggi, a causa di alcuni restauri, la chiesa del monastero è chiusa e le celebrazioni del pomeriggio sono sospese. Per questo, gli orari delle Sante Messe sono:
- Nei giorni festivi: ore 10.00 (solenne con canti gregoriani)
- Nei giorni feriali: ore 7.45 (cantata)
Come raggiungere il monastero? Dall’autostrada A1, uscita Anagni – Fiuggi Terme, proseguire sulla E45 in direzione Via Anticolana. Immettersi, poi, sul raccordo SR155racc. Prendi SR155 e da lì, poi, sulla Strada Provinciale 45°, direzione Subiaco.