Monastero viene fatto chiudere | Sconvolgente motivazione dietro tale decisione

La notizia ha sconvolto la comunità locale e non solo. Il monastero verrà improvvisamente chiuso per una ragione che lascia estremamente perplessi e addolorati, e ora molti chiedono spiegazioni.

Si è trattato cioè di una decisione presa liberamente a fronte di un obbligo che tale in realtà non è, e che tuttavia sembra costare molto caro alle religiose.

Suore in preghiera
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Il convento di Santa Caterina d’Alessandria di Perugia di regola benedettina verrà molto presto chiuso. Ciò che fa maggiormente scandalizzare, però, è la causa stessa della chiusura. Il fatto cioè che le suore del monastero hanno rifiutato il vaccino, e per questo le gerarchie ecclesiastiche hanno deciso di punirle in maniera molto dolorosa.

Il fatto che lascia molti fedeli sconvolti e perplessi

Un fatto che molti stentano a capire e che al contrario lascia molti altri particolarmente perplessi. Di fronte al rifiuto del vaccino da parte delle suore, è arrivata la chiusura immediata e il trasferimento delle sorelle da un giorno all’altro. Il fatto che stiano state trasferite proprio a causa del vaccino non è un dato ufficiale, ma parrebbe proprio questa la causa, a quanto si racconta fuori dall’ufficialità, secondo quanto riportato dal sito La Nuova bussola quotidiana.

L’inaspettata visita apostolica era infatti giunta a febbraio, e ora è stato reso noto il trasferimento di 5 monache. “La visitatrice ha trovato tutto in ordine, tranne che non siamo vaccinate“, ha affermato la badessa Madre Caterina alla Bussola dopo avere confermato le indiscrezioni. “Io ho saputo della visita dal vescovo Bassetti, che però non conosceva i motivi. Nel decreto si sottolineano miei comportamenti inappropriati: avrei dovuto obbligare le mie sorelle a fare una cosa che non volevano fare rischiando una denuncia?”. è la domanda giustificata della superiora.

Dopo infatti le prime indiscrezioni, nel capoluogo umbro molti fedeli hanno cominciato a parlare di questa vicenda inusuale e triste. Le cinque monache saranno trasferite perché non si sono volute piegare all’imposizione del vaccino anti-Covid, nonostante non fosse nemmeno prevista l’obbligatorietà dell’inoculazione, ma solamente consigliata.

Il convento è in ordine, manca solo la vaccinazione delle monache

Il convento infatti è in ordine spiritualmente, economicamente e liturgicamente, e di fronte alla visita apostolica è stata l’unica problematica riscontrata. “Poco dopo metà febbraio c’è stata la visita apostolica, subito dopo è stata spedita la relazione e ora siamo in attesa di avere la risposta dalla congregazione per gli istituti di vita consacrata“, ha raccontato la religiosa.

Il decreto in cui si motiva la chiusura afferma che ci sarebbero stati comportamenti inadeguati da parte della madre badessa del monastero, sorto nel 1500 e oggi situato al civico 179 di corso Giuseppe Garibaldi. “Mi sono guardata dentro e non riuscivo a capire”, è stato il suo commento di fronte alla vicenda.

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“Anche la visitatrice ha detto che non ha trovato niente sia a livello di liturgia, sia di formazione e neppure a livello economico. Niente di niente, neppure sulla tenuta del monastero”. Di conseguenza, “l’unica motivazione che mi è stata detta è che le monache non si sono volute vaccinare”. Una situazione, insomma, fortemente drammatica che tanti non riescono a spiegare. Davvero la vaccinazione è più importante della salute spirituale di un monastero che ogni giorno intercede in preghiera per le anime di tanti cattolici in difficoltà che chiedono aiuto spirituale?

monastero
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Sarebbe infatti una vera e propria beffa pensare che, in una società in cui tutto è ridotto al materialismo più spinto, dove i monasteri sono gli unici veri presidi di collegamento spirituale con il cielo, insieme alla Chiese, proprio la decisione di non piegarsi allo scientismo imperante nel periodo del Covid, spesso controverso per gli scienziati stessi, sia stata fatale per la chiusura dell’antico monastero. Ora non resta che pregare per loro e per la fede dei cristiani, nonché per il futuro della Chiesa stessa.

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“Ho chiesto alla gente di pregare perché rimanga il luogo di preghiera, anche senza di noi”. ha affermato la religiosa nell’intervista. “Io posso passare, ma il monastero è importante che rimanga”. Non possiamo che unirci con loro in preghiera.

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