Secondo una dettagliata inchiesta di un gruppo di studio, il mondo si sta allontanando dalla religione: individuate le due motivazioni più importanti.
L’indagine è stata portata avanti, e in seguito pubblicata, da Foreign Affairs, e, a dirla tutta, i dati registrati sono più che preoccupanti. Dopo l’illusione dei dati registrati fino al 2007, c’è stato un brusco calo di “senso di appartenenza” alla religione in tutto il mondo, fatta eccezione per determinati Paesi. Le motivazioni alle spalle di questa tendenza sono principalmente due: una di queste è l’emancipazione sessuale, caratterizzata dalla mancata difesa di categorie di genere e di norme sessuali, instillate per secoli dalle maggiori religioni del mondo.
Foreign Affairs si è impegnata con minuziosità in due lunghissimi e accurati studi di indagine relativi al senso di appartenenza delle varie popolazioni mondiali alla religione. Il primo studio aveva messo due paletti cronologici, all’interno del quale i dati erano stati studiati. L’arco cronologico andava dal 1981 al 2007. In realtà, questo primo studio, aveva dato ottimi risultati circa l’aumento della religiosità. 49 erano stati i Paesi presi in considerazione e in ben 33 i dati risultavano incoraggianti.
C’è stato poi il secondo studio, che ha ragionato sulla stessa identità di dati, ma relativi a un arco temporale che va dal 2007 ad oggi. In questo caso, 43 Paesi su 49 studiati hanno registrato una preoccupante inversione di tendenza, dovuta a due motivazioni ben precise.
Il primo motivo, come accennato poc’anzi, si riferisce, come riporta Inside Over, all’emancipazione sessuale. Per spiegare al meglio questo concetto: le società moderne si sono allontanate dalla religione perché hanno iniziato a non supportare più quei modelli e quelle norme sessuali instillate per secoli dalle religioni. Ma, come si legge dai risultati dell’indagine, sono anche altri i fattori che entrano in gioco in tal senso. L’altro grande motivo risiede nel concetto di “benessere e sicurezza”.
Infatti, da quanto si apprende, lo sviluppo dei Paesi porta con sé i concetti di “benessere e sicurezza”. Per cui tutte quelle persone che appartenevano a comunità religiose non tanto per un reale “credo”, ma per approfittare dei benefici derivanti dall’appartenere a una comunità, con lo sviluppo hanno pensato di allontanarsene, rifugiandosi poi in altre istituzioni.
Si tratta, come si legge dai dati, di una tendenza che non riguarda tutti i Paesi del mondo. Non mancano dunque delle eccezioni. La prima di queste riguarda sicuramente i Paesi che sono recentemente entrati da uno spazio per così dire “post-comunista”. In questi Paesi, si pensi alla Russia e alla Bulgaria, la religiosità è in costante aumento, fin dal 1981. Ma l’eccezione più significativa, come riporta la fonte, è l’India. In India, infatti, l’aumento di religiosità, prendendo come riferimento una scala da 0 a 1, è stato pari a 1. Tra le manifestazioni più iconiche di questa tendenza c’è l’ascesa di Narendra Modi, con la “trasformazione del nazionalismo indù in una forza motrice della cultura e della politica di Nuova Delhi”.
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Fabio Amicosante
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