Saranno ben 13 i nuovi Cardinali che Papa Francesco, il prossimo 28 novembre, ordinerà durante un Concistoro speciale. Fra questi, ben 6 italiani.
Uno dei nuovi porporati è il Vescovo di Siena, Monsignor Lojudice. Sarà nominato Cardinale per il suo impegno per e con gli ultimi.
Monsignor Paolo Lojudice, romano di 56 anni, attualmente Vescovo della Diocesi di Siena. Un profilo semplice per una personalità altrettanto tale, vicino agli ultimi e ai poveri: “Ho sempre cercato di leggere la realtà e di trovare risposte, insieme alle persone” – ha, sempre, dichiarato. E proprio grazie a questo suo impegno per gli ultimi che Papa Francesco ha visto in lui l’incarnazione di un nuovo Cardinale che risponde a pieno a tutti gli ideali di rinnovamento e di accoglienza che il Santo Padre vuole per la sua Chiesa.
Famiglie in difficoltà, ragazze salvate dalla prostituzione, la difesa dei rom: tutto questo non solo a Siena, dove è Arcivescovo da soltanto un anno, ma anche negli anni precedenti, quando è stato Vescovo ausiliare della zona sud di Roma e di Ostia. “Non mi aspettavo, in modo alcuno la nomina, anche se sono stato a colloquio con Papa Francesco” – ha confidato, in un’intervista a Vatican News, il Vescovo.
“Non mi ha sorpreso che lo facesse a sorpresa. Certamente mi ha sorpreso che lo facesse a me: assolutamente non potevo pensarci, anche perché io sono qui a Siena solo da un anno […] Quello che ci ha detto in questi anni è che lui non ti mette mai la medaglia come per dire “quanto sei bravo”. No, ti dice: “Ok, adesso continua a sporcarti le mani come facevi”. Questo è un po’ il suo stile” – ha continuato Monsignor Lojudice.
In particolare l’aiuto agli ultimi. Ma come potrà utilizzare questa sua “dote” nella nuova veste di Cardinale? “Penso e spero di continuare a servire la Chiesa come ho fatto fino ad ora e portare avanti quello che mi sarà chiesto ma soprattutto la realtà dove mi troverò perché quello che conta è essere incarnati […]
La povertà e le fragilità esistono dovunque, magari di natura diversa e quindi io cerco di leggerle e di dare delle risposte, cercando di risolvere i problemi” – ha commentato Lojudice.
A chi gli ha chiesto “se aveva fatto attenzione a quell’elenco di nomi dei futuri Cardinali”, Monsignor Lojudice ha confidato: “No… L’ho sentito in seconda battuta, perché stavo facendo un’altra cosa, e non riuscivo ad essere attento all’elenco dei nomi, che quindi non ho percepito. Sinceramente non ho avuto tempo neanche di pensare a qualcosa d’altro, se non a questa nuova condizione, questa nuova responsabilità”.
Un prete vicino agli ultimi, un Cardinale vicino ai più lontani e ai più poveri della Chiesa. Proprio nell’ideale che Papa Francesco vuole per la sua Chiesa.
Fonte: vaticannews.va
ROSALIA GIGLIANO
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