Il 13 dicembre a Milano verrà inaugurata una mostra denominata “Porno per Bambini”. Non è una bufala purtroppo ma è la grave iniziativa organizzata e promossa da un club milanese, che in teoria dovrebbe promuovere arte, all’interno di spazi comunali dati in concessione. E se questo è il tipo di arte che propone è davvero grave e c’è di che preoccuparsi.
Indecente la locandina che accompagna il titolo “Porno per bambini”, col disegno di un cuore infranto da un pene, quanto la tipologia dei disegni della mostra: una Biancaneve che va a letto con due nani, uno Snoopy molto eccitato, e ancora orge, masturbazioni e atti sessuali un po’ ovunque. Nulla di tutto ciò ha a che fare con l’arte. La vergognosa iniziativa non è altro che l’ennesimo tentativo di sdoganare la pedofilia per farla accettare come normalità. “Al di là dei destinatari – chiede il consigliere comunale Matteo Forte – la vera questione che emerge è: chi parteciperà? Chi può essere interessato?”. Beh la risposta è semplice caro consigliere: solo menti deviate.
Se qualcuno crede che si tratti solo di un falso allarme, può leggere lo Standard per l’Educazione Sessuale in Europa dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), che raccomanda ai bambini dagli 0 ai 4 anni la masturbazione e il gioco del dottore, e a quelli dai 6 ai 9 anni la visione di video pornografici. È in atto da parte di menti malate, l’azione perversa di realizzare la definitiva accettazione sociale della pedofilia.
Penoso il comunicato degli organizzatori di fronte alle reazioni e alle critiche che hanno ricevuto. Si sono giustificati dicendo che è stato frainteso l’intento dell’iniziativa artistica. Il messaggio non è stato frainteso, il messaggio è uno schifo! E di artistico in questa mostra non c’è nulla. Non c’è possibilità di fraintendere immagini pornografiche che più eloquenti di così non si può. E nonostante qualcuno senza vergogna ha avuto l’ardire – trattasi di persone che chiaramente accondiscendono alla pedofilia – di accusare di oscurantismo e censura chi si è opposto a tanta oscenità, l’evento è stato annullato. Il minimo che potevano fare è annullarlo ma non basta, urgono seri provvedimenti contro un tale abominio.
Ma occorre vigilare perché ci riproveranno a introdurre la pedofilia giocando come hanno fatto in questo caso con ambigue giustificazioni. E quanto sono appropriate le parole di Gesù nel Vangelo di Matteo (18, 6):“Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare”. Sono un avvertimento chiaro e serio: guai a chi calpesta l’innocenza dei bambini!
Simona Amabene
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