È morto Enzo Totti, papà dell’ex capitano della Roma. Era ricoverato allo Spallanzani per Coronavirus. Malato da tempo, aveva anche altre patologie.
Enzo Totti, papà dell’ex capitano della Roma e del fratello Riccardo, aveva 76 anni. Anche il club giallorosso ha voluto omaggiare questo triste momento, ricordandolo con un tweet dal profilo ufficiale in cui vengono abbracciati virtualmente, dalla squadra e anche da tutti i tifosi, la moglie Fiorella e i figli Riccardo e Francesco e tutta la famiglia di Enzo.
Enzo era anche affetto da varie patologie. A queste, però, si è sommata anche quella del Coronavirus, che ha quindi colpito ancora. Era infatti stato ricoverato allo Spallanzani. Chi conosce la vita e la storia del “pupone” sa bene quanto sia legato alla sua famiglia, e in particolare a suo papà, che rappresentava una figura molto importante per la sua vita.
Enzo era spesso presente a Trigoria, per assistere agli allenamenti del figlio, tuttavia non è mai stato un personaggio ingombrante, tutt’altro. Si trattava di un uomo gentile e discreto negli atteggiamenti, e anche per questo tutti i calciatori della Roma, compagni di squadra di Francesco, lo hanno sempre molto apprezzato.
Ogni volta che il capitano, per festeggiare il compleanno, offriva la pizza a tutta la squadra, il papà Enzo andava a festeggiare con tutti loro. Enzo seguiva spesso la squadra anche nei ritiri estivi, per stare vicino al figlio. E durante gli allenamenti, mentre i giocatori lottavano sotto il sole cocente o sotto il gelido freddo invernale, Enzo si spostava al bar dei centri sportivi a giocare a carte con gli amici, tra un allenamento e l’altro.
In famiglia Enzo era soprannominata affettuosamente lo “sceriffo“. Ma è stato lui che ha trasmesso la passione del calcio e del tifo per la “magica” al figlio Francesco, e possiamo dire che senza la fede calcistica di papà Enzo la Roma non avrebbe mai avuto tra le sue fila quel numero dieci che poi, negli anni, è diventato una vera e propria leggenda.
Una volta Francesco, raccontando del rapporto con suo papà, ha spiegato: “Non mi ha mai fatto i complimenti, anzi mi ha sempre bastonato. Quando facevo due gol diceva che potevo farne quattro. Forse questa è stata la mia fortuna. I miei genitori mi hanno insegnato i giusti valori“.
Ha insegnato cioè a Francesco a superare sempre i suoi limiti, a sognare in grande, a superare ogni avversità per puntare alle stelle, a una vita piena fatta di sogni veri e grandi. A rendersi vicino al prossimo, nel campo e fuori, e a centrare sempre l’obiettivo dopo averlo messo in chiaro, nella propria vita e nella porta degli avversari.
Soltanto alcuni mesi fa Totti, il 19 marzo, in occasione della festa del papà, l’ex capitano ha postato sul suo profilo Instagram una vecchia foto che lo ritrae con papà Enzo. Francesco era solo un bimbo, aveva pochi anni, ed era in spiaggia col papà. “Tutto quello che mi hai insegnato lo sto trasmettendo ai miei figli, i tuoi nipoti. Grazie di tutto papà mio, anzi sceriffo”, sono le parole che Totti ha scritto a corredo dell’immagine.
Giovanni Bernardi
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