Un anno fa, il 13 agosto 2019, Nadia Toffa, ci lasciava dopo aver combattuto una dura e dolorosa battaglia contro la malattia.
Una donna solare, forte, decisa che ha affrontato il tumore con tenacia, senza mai arrendersi, donando a tutti il suo sorriso pieno di luce e speranza e una ritrovata fede nel Signore.
Nonostante la fatica delle cure, le ricadute ha lottato fino all’ultimo. E ha saputo trasmettere forza a chi le era vicino o la seguiva sui social, soprattutto a coloro che si trovavano nella sua stessa condizione.
Una giovane donna con una carriera lanciatissima, giornalista e conduttrice televisiva di successo per il programma “Le Iene”, e soprattutto una figlia e sorella molto amata. Nadia è tutto ciò, quando il 2 dicembre 2017 ha come un blackout. Viene colpita da un malore e scopre così la sua malattia. Per un anno e otto mesi ha lottato contro il cancro, fino al 13 agosto 2019.
Nadia Toffa: la sua straordinaria testimonianza
“Il Signore non è cattivo – sono le parole di Nadia, ospite al programma Verissimo condotto da Silvia Toffanin – ci mette di fronte, secondo me, a delle sfide che possiamo affrontare. Io all’inizio mi chiedevo:’Perché proprio a me?’. Diciamolo Silvia, chi è che vuole il cancro? Nessuno. E’ una brutta notizia. Ma poi mi sono detta:’Ma perché non a me?. E’ pieno di bambini che muoiono nel loro primo giorno di vita. Pensa a quei genitori. Questo è il mio dolore. E’ il mio fardello”.
E poi prosegue:”Il Signore mi ha dato una sfida che posso magari non vincere, ma l’importante è mettercela tutta! Combattere, sempre! Non bisogna mollare. Il Signore non è crudele, non ci vuole vedere soffrire. Io ci credo in Dio e non credo che sia cattivo. Questa è la mia sfida (..). Io credo che da una “sfiga” si può trovare anche del buono. Il Signore non è cattivo, lo ripeto, non ci vuole far soffrire. Ma ci stimola per farci imparare, per essere delle persone migliori. Io non lo so se sono migliorata Silvia (..)” – e sorride.
La conduttrice, Silvia Toffanin ascolta ammirata e con visibile trasposto, l’intervento dell’amica e collega, alla quale esprime tutto il suo affetto e la sua stima. Che è la stessa di tutti noi che abbiamo sentito le parole di Nadia, frutto di un cammino doloroso, faticoso che l’ha fatta crescere e ha aperto il suo cuore, il suo sguardo alla vita in modo nuovo, cogliendone il vero senso, e il bene anche dalla prova più dura.
Cara Nadia, ora che tu sei nella vita eterna, prega per noi affinché possiamo come te, gustare la vita, riconoscendone ogni istante come dono, nella consapevolezza che un giorno ci verrà chiesto di renderla al buon Dio.
Simona Amabene
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