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Nadia Toffa e i bambini malati come lei ce la faranno!

In questo momento di estremo dolore e tanta sofferenza, Nadia Toffa ha davvero bisogno di tutto l’affetto possibile e del sostegno di coloro che la amano e la seguono. Lei stessa dice di avere ricevuto un grande incoraggiamento da parte dei bambini che, malati come lei, stanno affrontando il lungo calvario del cancro.

In particolare, è Mariangela ad averla colpita tantissimo, la mamma di uno di quei bambini: “e più di tutto ringrazio lei, Mariangela. Quando ho letto la sua storia mi sono commossa profondamente. Non perché sono malata come lo sono i suoi bambini, ma perché ha scritto parole piene di comprensione umana, di dolore e di vita allo stesso tempo. Penso ai suoi bambini splendidi, coraggiosissimi che lottano con la malattia e non posso provare altro che una smisurata solidarietà. I bambini ci insegnano la forza, hanno uno spirito di sopravvivenza infinito e inesauribile”.

Ed è così che un bambino con la sua voglia di vivere, anche se sofferente, ci da l’esempio, e lo da a Nadia Toffa, di quanto desiderio abbia di vitalità, al di la della sua situazione e delle brutte circostanze.
“La vita ci mette di continuo davanti a situazioni difficili e noi lottiamo al massimo, facciamo la nostra parte, sempre, come fa Mariangela e come fanno molti altri genitori.

Non vinciamo sempre, non siamo sempre i più forti, i più sani, i più intelligenti, e quando succede di inciampare, di farci male, ricordiamo di essere così fragili che tutto si può scompaginare all’improvviso, con la facilità con cui si soffiano via le briciole dalla tavola”.

Forse proprio questa fragilità, che porta in se la consapevolezza di non poter mollare mai, fino all’ ultimo respiro, è il segreto della forza che non lascia chi lotta contro il cancro.
“E la fragilità è tutt’altro che debolezza, è la condizione che ci accomuna e ci permette di immaginare quello che un altro può provare, di metterci nei suoi panni. È la Pietas dei nostri antenati latini, di cui ci siamo dimenticati: delicatezza, amore, compassione, rispetto”.

Antonella Sanicanti

 

 

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