In un momento storico difficile come quello che stiamo vivendo, soprattutto dal punto di vista lavorativo, anche il Cardinale Sepe ha detto la sua.
“Cari lavoratori, sono pronto a fare la mia parte”. Così il Cardinale Crescenzio Sepe scrive agli operai della Whirlpool di Napoli Est.
L’Italia, piano piano, sta tornando alla normalità. Tutte le aziende, i negozi, le attività stanno riaprendo dopo 3 mesi di lock down, tra difficoltà di ogni genere, non solo igienico – sanitarie. Ma, nonostante tutto, alcune aziende non riapriranno più per i loro operai e sono tanti i lavoratori che, da un giorno all’altro, si sono trovati senza più un lavoro.
Situazione drammatica la sta vivendo, in questo momento, la Campania ed in particolare gli operai della Whirlpool di Napoli Est. Lavoratori che, da mesi, ancor prima del lock down, iniziavano la loro lotta dopo aver ricevuto la notizia che la loro fabbrica, di lì a poco, li avrebbe licenziati e sarebbe stata dismessa. Mesi di lotte, di sit – in, di scioperi, di proteste, di occupazioni e di incontri.
Anche il Cardinale Crescenzio Sepe è sceso in campo, con un suo messaggio, per far sentire la sua vicinanza agli operai: “Carissimi Lavoratrici e Lavoratori della Whirlpool […] Mi piace parlarvi proprio ricordando la gioia e la familiarità che ho provato stando con Voi almeno in due occasioni”.
L’Arcivescovo ha fatto sentire la sua vicinanza proprio nel giorno di Pentecoste: “E’ un giorno particolare oggi, domenica 31 maggio. Lo è per Voi tutti e per Napoli, perché ci riporta indietro di un anno, allorquando la Proprietà annunciò di rinunciare allo stabilimento di Napoli. Una doccia fredda. Un colpo al cuore. Un dolore imprevisto perché non c’erano segnali di crisi e quell’ annuncio sembrava immotivato.
E’ trascorso un anno tra alterne vicende, tra alti e bassi, tra ipotesi possibili e avvilimenti, tra promesse e smentite. Ci sono stati incontri, trattative e contatti. Sono intervenuti I Sindacati, le Istituzioni e anche la Chiesa”.
Il mondo della Chiesa non li lascerà mai soli: “[…] Tutto è ancora possibile perché dipende dalla volontà degli uomini e delle parti in campo […] Non si può infierire ulteriormente sulla carne viva di una città e della classe lavorativa. Con questa certezza e mettendoci nelle mani di Dio, con la intercessione della Beata Vergine e del nostro San Gennaro, saluto Voi tutti e rivolgo il mio accorato appello alla Società perché trovi le giuste intese con i Sindacati e con le Istituzioni.
Napoli non vuole che la Whirlpool lasci la città, in nome di un rapporto bello e ricco di soddisfazioni che c’è stato e può continuare a esserci. Io sono pronto a fare la mia parte, senza ingerenza alcuna, se volete” – ha concluso Sepe.
Il suo porsi in prima linea, il suo “sono pronto a fare la mia parte”, dà speranza a chi lotta per un suo diritto: quello di avere e mantenere il proprio posto di lavoro.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: chiesadinapoli.it
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