L’attesa del miracolo della liquefazione del sangue, accompagnata dalla tradizionale processione e dalle insistenti preghiere dei fedeli che invocano il Santo.
Napoli si prepara al primo miracolo dell’anno del suo Santo Patrono, Gennaro. E, come sempre, le preghiere non mancano come, anche, lo sfondo storico che accompagna questo prodigio.
La processione dal Duomo alla Basilica di Santa Chiara, nel pieno centro storico, porta San Gennaro a camminare per le vie della città.
Napoli e il primo miracolo di San Gennaro
Attendere e sperare che il Santo faccia il miracolo. Oggi, sabato che precede la prima domenica di maggio, l’intera città di Napoli si è messa in preghiera, anche in comunione spirituale con i fedeli devoti sparsi nel mondo, per San Gennaro.
In questa particolare occasione, si ricorda il primo dei tre miracoli dell’anno del Santo, durante il quale si attende e si prega per la liquefazione del sangue. Anche quest’anno la processione con il busto e le ampolle del sangue, ha visto Gennaro camminare per le vie della città dove stende la sua protezione.
Alle ore 17 l’Arcivescovo si è recato nella Cappella del Tesoro, accolto dall’Abate Prelato e dalla Deputazione presieduta dal Sindaco della città, Manfredi, per aprire la cassaforte che custodisce le Reliquie del Santo.
Da lì, poi, la processione, accompagnata dalla Fanfara dei Carabinieri, che è stata preceduta da un breve momento di preghiera. Ha percorso via Duomo per poi snodarsi nelle vie di Spaccanapoli fino ad arrivare alla Basilica di Santa Chiara, dove alle ore 18 è stata celebrata la Santa Messa. I parroci del territorio attraversato da San Gennaro, hanno onorato il patrono con il suono delle campane al passaggio.
Il prodigio si è ripetuto
Il miracolo è avvenuto alle ore 18:40. A darne l’annuncio, con il classico sventolio del fazzoletto bianco, è stato proprio l’Arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia.
Il miracolo più conosciuto (ed anche quello più importante) è quello del 19 settembre, giorno della Festa Liturgica di San Gennaro. Migliaia di fedeli affollano, quel giorno, il Duomo di Napoli sin dalle prime ore del mattino, iniziando la preghiera e le litanie in attesa della liquefazione del sangue. I miracoli, non solo quello del 19 settembre, sono il segno della presenza e della protezione del Santo per l’intero popolo e per l’intera città partenopea.
Gli altri due miracoli si ripetono il 16 dicembre e il primo sabato di maggio.
Il miracolo di maggio ricorda la traslazione delle reliquie del Santo dall’Agro Marciano, nel quartiere Fuorigrotta, alle attuali Catacombe di San Gennaro.