Un’immagine, che non è tanto piaciuta ai napoletani, è comparsa davanti al conservatorio “San Pietro a Majella”.
Si tratta di un’immagine della Vergine Maria dalle fattezze non proprio “consone”. Si cerca l’autore. Intanto, in città, si parla di blasfemia.
E’ comparsa, nei pressi del Conservatorio di Napoli, un’immagine che ha suscitato scalpore e indignazione da parte di molti. Una Madonna “dal seno prosperoso”. C’è chi l’ha definita arte, c’è chi invece urla alla blasfemia. Sta di fatto che si cerca ancora chi l’abbia dipinta.
La notizia, riportata dal quotidiano IL MATTINO, ha fatto immediatamente il giro della città. “Da studioso della materia, mi interessa sapere chi è l’autore, alla luce del fatto che proprio in quella zona c’è un’altra Madonna simile a questa che compare in possesso di un I-Phone” – ha detto, intervistato da IL MATTINO, Antonio Salvati, giornalista e storico delle religioni.
Ma ciò che più ha suscitato scalpore è stata l’indignazione popolare, ma anche sui social, alla visione di questa immagine. Molti sono coloro che non tollerano questo “santino” (così indegnamente chiamato), proprio per “un senso di rispetto nei confronti della Madonna, ma soprattutto di chi crede”, è uno dei commenti pervenuto dai social.
In effetti la nostra domanda è: perchè la Chiesa di Napoli non dice nulla? Perchè non si è ancora espressa? Eppure, non è il primo “murales” (chiamiamolo così) che offende la Vergine Maria…abbiamo visto prima, ce ne è un altro poco lontano, che la raffigura con un I-Phone in mano.
Per ora, da Largo Donnaregina, tutto tace. Se da un lato, a molti ha fatto sorride, dall’altro invece, ha toccato l’aspetto più “intimo”, quello della fede vera. E ci si è sentiti offesi da questa immagine.
Perchè prendere in giro Maria? Perchè, per noi cattolici, tutto deve essere così facile, anche offendere la Madonna? Perchè non ce la prendiamo e, platealmente, anche noi ci offendiamo?
Guardiamo, solo per un istante, ai Musulmani. All’interno del Duomo di Bologna, su una delle pareti, è raffigurato l’Inferno di Dante. All’interno di questa rappresentazione, come la Divina Commedia narra, in uno dei gironi infernali, c’è anche Maometto, qui rappresentato (come le altre anime) come un’anima dannata e soggetta al supplizio eterno.
In Vaticano conoscono bene questa immagine…e si conosce anche, non una, ma più e diverse esternazioni, anche pubbliche, di disapprovazione da parte del mondo Islamico, nei confronti della rappresentazione del loro profeta come un’anima dannata.
Ora: perchè loro sì e noi no? Perchè i cattolici non possono dire il loro NO secco e chiedere l’immediata rimozione di un’immagine così offensiva?
Immagini di cattivo gusto, mancanti davvero di rispetto e, forse, fatte solo perché se ne parli. Sta di fatto che, nel pieno del centro storico di Napoli, in una delle strade più frequentate da cittadini, da studenti e da turisti, un’immagine del genere stride davvero l’occhio.
In questo momento così difficile che stiamo vivendo, dopo quello che abbiamo appena attraversato, dove tantissimi hanno trovato proprio in Maria e nella recita del Santo Rosario rifugio e conforto, immagini del genere sono proprio un colpo al cuore.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: ilmattino.it
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