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Madonna della Neve: a Ponticelli in tempo di Coronavirus

Ponticelli, quartiere della periferia di Napoli, come ogni anno, rivive la festa della Madonna della Neve. Ma quest’anno, qualcosa si è interrotto.

Fede e devozione: nel quartiere di Napoli Est si radica una storia di tradizione popolare. Ma di cosa si tratta?

La festa, dopo il 5 agosto

Un momento durante il quale la fede, quella vera e forte, si unisce alla tradizione e al folklore popolare: è quello che accade, ogni anno, a Ponticelli, quartiere della città di Napoli.

La domenica successiva al 5 agosto, festa liturgica di Maria Santissima della Neve, il quartiere è solito vestirsi a festa per la tradizionale “Processione del Carro”, una struttura alta ben 16 metri che viene portata a spalla per le vie del quartiere, dove troneggia l’immagine sacra della Madonna, protettrice del quartiere.

Purtroppo quest’anno, a causa dell’emergenza Coronavirus e per evitare assembramenti e nel pieno rispetto delle norme igienico – sanitarie, la solenne processione del carro non si celebrerà.

Le immagini sacre della Madonna a Ponticelli

Quando si parla di Ponticelli e della Madonna della Neve, è doveroso fare una premessa. La Basilica Minore, intitolata alla Vergine della Neve, ha al suo interno due statue per la fede e la devozione popolare.

Una lignea che troneggia sull’altare maggiore della Basilica, alta 1.75 m. Si tratta di una statua del 1500, opera di Giovanni Merliani da Nola. Ha un aspetto tipicamente rinascimentale e molto affine alla Madonna delle Grazie.

photo archivio Basilica Santuario Santa Maria della Neve – Ponticelli

Questa immagine sacra “esce” dalla Basilica solo in particolari e rarissimi casi quale, ad esempio, il Centenario della sua Incoronazione a Protettrice del quartiere (come è accaduto lo scorso anno 2014).

L’immagine del Carro

L’altra, invece, è un manichino processionale del 1700. Un’immagine che viene posta su questo artistico Carro, di minor peso rispetto all’immagine posta sull’altare maggiore e, prima di essere issata sul Carro, è portata a spalla dai sacerdoti e dai diaconi di Ponticelli, in uscita dalla Basilica dopo la Santa Messa che precede l’inizio della processione.

Cos’è il Carro? Il miracolo ad esso legato

Perché si parla di “Carro a Ponticelli”? Secondo gli studi fatti dallo storico Giorgio Mancini, “c’è chi dice che si tratti di una serie di miracoli, attribuiti alla Madonna della Neve, per cui sia stata creata questa struttura di imponente altezza. Miracoli legati a: un muratore che, cadendo da un’impalcatura, invocò la protezione della Madonna della Neve, con la promessa che, se si fosse salvato, l’avrebbe portata in processione alla stessa altezza da cui era caduto.

O anche: alcuni addobbatori, mentre preparavano il trono per la statua della Madonna, la stessa cadde rovinosamente a terra, da un’elevata altezza, ma non si scalfì. O ancora: secoli addietro, un ragazzo di nobile famiglia, cadde da una certa altezza rimanendo miracolosamente illeso. Da lì, il ringraziamento di suo padre e la sua volontà di costruire una piramide dove porre l’immagine della Madonna”.

Tanti possono essere i miracoli attribuiti alla necessità della creazione del Carro della Madonna della Neve.

Ma quando si è avuta la prima vera processione? “Secondo alcuni documenti, parliamo della prima metà del 1800. Ma ci sono anche documenti ed annotazioni consegnati all’allora parroco della chiesa di Santa Maria della Neve, don Filippo Scutaro, che attestano una processione datata anche all’anno 1747” – continua, nel suo volume “Il Carro a Ponticelli”, lo storico Mancini.

La prima processione

Gli studi, però, non vanno prima del XIX secolo: “In questo periodo a Ponticelli vi era un clima di folklore e di cultura non indifferente. Secondo alcune ricerche, però, posso ritenere che la processione della Madonna della Neve fosse già una tradizione consolidata, e la prima notizia anche se molto scarna, con data 1608. 

Ma è in occasione del primo Centenario della scelta di avere la Madonna della Neve come protettrice del quartiere (anno 1888) che si segnala il primo grandioso festeggiamento” – scrive Mancini.

La struttura del Carro e i suoi portatori

Ma cos’è il Carro? Si tratta di una struttura alta ben 16.60 metri, piramidale a base quadrata con 5 pali, posti in posizione orizzontale, che servono a sollevarlo. Oltre alla base, esso si compone di quattro pareti, altrettanto ricoperte da pannelli raffiguranti, ogni anno, un tema diverso di carattere religioso.

Il Carro, sul quale è posta l’immagine della Madonna della Neve, è portato in spalla dai “portatori del carro”: uomini e donne volontari e pieni di fede che si alternano durante tutto un percorso per le principali vie del quartiere.

Vie che non sono scelte a caso: le 4 strade attraversate dal carro, architettonicamente, formano una Croce, segno che Maria è sempre unita al suo popolo e a Gesù Cristo.

Maria pellegrina nelle parrocchie

Quattro strade che toccano altrettanti territori parrocchiali. La parrocchia di Santa Croce e la parrocchia di San Rocco sono le due principali comunità che accolgono il Carro della Madonna. Particolari sono “le accoglienze in festa” della due comunità. “Maria pellegrina per Ponticelli, viene a visitare i nostri territori, e per questo, deve essere accolta in festa” – dichiarano i sacerdoti.

Il Coronavirus blocca la processione di Maria e del Carro

Quest’anno, però, qualcosa è cambiato, “è andato storto” direbbero i cittadini di Ponticelli. A causa della pandemia e dell’emergenza Coronavirus, per evitare ulteriori e pericolosi assembramenti, e nel pieno rispetto delle norme igienico – sanitarie emanate dalla Regione Campania e dal Governo Nazionale, ed anche nel rispetto delle istruzioni proposte dall’Arcidiocesi di Napoli, la Festa della Madonna della Neve non si terrà.

Quest’anno la festa avrà uno svolgimento diverso dal solito. La processione del Carro non potrà essere effettuata […] ma tutto ciò che concerne l’appuntamento liturgico, il Novenario e le preghiere, avranno regolare svolgimento” – ha spiegato il Parroco della Basilica, don Marco Liardo – “Quest’anno, inoltre, ricorre anche il Giubileo Straordinario per la nostra Basilica. Per questo sarà nostra cura rivolgere l’attenzione agli aspetti più spirituali della nostra devozione a Maria”.

photo web source: santamariadellaneve.eu

Un momento insolito, un anno che sembra non concludersi nel migliore dei modi. Maria, dal canto suo, è e sarà sempre presente per il popolo di Ponticelli, anche senza la celebrazione della sua festa.

ROSALIA GIGLIANO

Rosalia Gigliano

Scritto da
Rosalia Gigliano

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