Evento davvero inaspettato è accaduto a Napoli in occasione della visita del Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I.
Anche San Gennaro ha voluto accogliere, nel “migliore dei modi” la presenza del patriarca ortodosso in città. Infatti è successo quello che in pochi si aspettavano.
Il sangue del Santo Patrono della città si è sciolto al di fuori delle 3 date canoniche dell’anno. Vediamo insieme l’evento.
Un miracolo inaspettato
San Gennaro ha stupito tutti ancora una volta. La città di Napoli non si aspettava quello che è successo ma, anche questo, è segno di quella mano sempre tesa a proteggere e a guidare a sua città.
Il Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I è a Napoli in visita da mercoledì per ricevere un dottorato Honoris Causa in Teologia alla Facoltà teologica di Capodimonte. Ieri mattina, il Patriarca Ortodosso è stato in visita al Duomo di Napoli e, durante la stessa, è stato accompagnato dall’Arcivescovo metropolita della città, Monsignor Domenico Battaglia, a far visita alla Cappella del Tesoro di San Gennaro.
Qui sono custodite le sacre reliquie del Santo Patrono, quanto anche le ampolle contenenti il suo sangue. Quando Bartolomeo I ha preso fra le sue mani proprio la teca con il sangue del Santo, questi si è sciolto, fra lo stupore e la meraviglia della delegazione presente. Lo si apprende dal quotidiano Fanpage e da fonti accreditate della Curia di Napoli.
Il sangue si scioglie fra le mani del Patriarca ortodosso
Il sangue di San Gennaro, ricordiamolo, si scioglie tre volte l’anno: il primo sabato di maggio, il 16 dicembre (il cosiddetto “miracolo laico”) e il 19 settembre (giorno della festa liturgica del Santo martire). Non è accaduto solo con il patriarca Bartolomeo I: anche in occasione della visita di Papa Francesco a Napoli, nel 2015.
Un evento straordinario avvenuto, anche, in occasione di altre visite al Duomo di Napoli da parte del Patriarca e dei vescovi della chiesa autocefala di Cipro. “Il sangue era solido, ma immediatamente nelle mani del Patriarca si è sciolto” – ha spiegato il parroco della cattedrale di Napoli, don Vittorio Sommella. “Siamo benedetti” – sono state invece le parole di Monsignor Battaglia all’avvenuto evento prodigioso.