San Giovanni Paolo II ha sempre avuto una grande devozione per il Bambino Gesù a cui rivolgeva questa bellissima preghiera di affidamento.
Affidiamoci anche noi, sull’esempio del Santo Papa, al Bimbo che nasce in quella mangiatoia, guardiamolo con occhi d’amore e facciamogli spazio nel nostro cuore. Stupiamoci davanti a Lui, come lo furono i pastori.
Il Bambino Gesù che nasce nei cuori di ognuno di noi, specie dei più piccoli: questo è il cuore della preghiera, molto particolare ed intensa, scritta dal Papa Santo.
Giovanni Paolo II e il suo amore per Gesù Bambino
La sua devozione a Gesù non è mai stata meno di quella a Maria. Grazie a Maria, il Verbo di Dio si è incarnato ed è venuto a nascere nei nostri cuori. A Natale, in una capanna, al freddo e adorato e riconosciuto subito dai più poveri, i pastori di Betlemme.
Questo era il modo con il quale Giovanni Paolo II guardava il Bambino Gesù, tanto da innamorarsi e perdersi nel suo sguardo. Lo pregava, lo lodava in particolare per tutti i giovani e i bambini: “Asciuga le loro lacrime” – chiedeva nelle sue preghiere.
Come Maria e Giuseppe volgevano il loro sguardo a Gesù, come i pastori guardavano stupiti quel piccolo Bambino che giaceva nella mangiatoia, riconoscendo in lui il Figlio di Dio, così Giovanni Paolo II lo pregava per tutti i piccoli, bambini come Gesù, indifesi come lo era lui in quella mangiatoia.
Come guardare al Bimbo Gesù? Come esprimergli tutto il nostro amore, nonostante siamo peccatori, nonostante sappiamo che il nostro cuore non è adatto ad accoglierlo, anche perché tante volte ha rifiutato il suo amore ed il suo perdono?
Preghiamo anche noi, con le parole di San Giovanni Paolo II, il piccolo Gesù perché possa intercedere per ciascuno di noi e per le nostre intenzioni di preghiera.
Preghiera di San Giovanni Paolo II a Gesù Bambino
“Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli! Accarezza il malato e l’anziano! Spingi gli uomini a deporre le armi e a stringersi in un universale abbraccio di pace!
Invita i popoli, misericordioso Gesù, ad abbattere i muri creati dalla miseria e dalla disoccupazione, dall’ignoranza e dall’indifferenza, dalla discriminazione e dall’intolleranza.
Sei Tu, Divino Bambino di Betlemme, che ci salvi liberandoci dal peccato. Sei Tu il vero e unico Salvatore, che l’umanità spesso cerca a tentoni.
Dio della Pace, dono di pace all’intera umanità, vieni a vivere nel cuore di ogni uomo e di ogni famiglia. Sii Tu la nostra pace e la nostra gioia!
Amen”