Non è la stessa aria di festa che si sente ogni anno a Natale. In questo 2020, c’è qualcosa di diverso, e lo si inizia a vedere nelle città, dove le luci ci sono, ma in forma ridotta.
Luci, festoni, alberi di Natale: sì, è vero, nelle grandi città ci sono, ma sono in numero notevolmente ridotto rispetto agli scorsi anni. La paura del Covid ci sta facendo pensare.
Ogni città d’Italia, grande o piccola che sia, per Natale si veste a festa. Luci, addobbi, alberi, colori: tutto quello che fa scena e fa festa, ci fa bene, non solo ai più piccoli, ma anche agli adulti. Quest’anno, però, la situazione è sostanzialmente diversa.
Da un lato, la voglia di ripartire, di andare avanti, dopo mesi di ansie, tra lockdown e provvedimenti di contenimento; dall’altro lato, invece, quel senso di rispetto, di malinconia e di ricordo verso chi è caduto nella battaglia contro il Covid.
Non si vuol rinunciare al Natale, sì, ma quest’anno sarà in una forma molto più limitata. Si spera, niente assembramenti, acquisti scaglionati, Regioni d’Italia che saranno ferme (colore e fascia a parte) e non vedranno lo spostamento di persone da un luogo all’altro.
Ma anche in questo dobbiamo saper trovare il buono, l’occasione di recuperare l’essenza del Natale che troppo spesso viene soffocata dai rumori della vita quotidiana e del consumismo. Voler festeggiare anche si modo diverso non deve mancare.
Come vivono dunque le città italiane questo Natale? Partiamo dalle grandi capitali. A Torino, l’albero Gold & Silver di piazza San Carlo e la Mole Antonelliana illuminata cercano di mantenere lo spirito del Natale comunque vivo, in una delle città più colpite dal Covid. Niente piazze affollate, niente assembramenti, niente feste di fine anno.
A Milano, le luminarie di Natale saranno molto limitate, per volere e decisione dell’associazione Commercianti. Solo le principali vie, come Corso Buenos Aires, Piazza Duomo e Corso Vittorio Emanuele avranno una discreta illuminazione, forse l’unico vero segno di riconoscimento del Natale in città. Più sobri gli addobbi scelti dagli altri negozi.
A Firenze, dall’8 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, la città si rivestirà di nuova luce: gli spazi urbani, grazie a video-mapping, proiezioni, light-show e installazioni artistiche vivranno la gioia del Natale, ridelineandone il profilo notturno dalle piazze principali fino a Ponte Vecchio. Il tutto fino ad arrivare al centro storico della città, dove ci sarà un omaggio in luce a tutti i medici e alle strutture ospedaliere impegnate nella lotta contro il virus.
Venezia sceglie un Natale digitale, concentrato intorno a Piazza San Marco. Al posto del tradizionale abete, ci saranno luci, tecnologie e schermi al led come messaggio positivo e di speranza.
A Bari, grazie all’aiuto e al contributo dei piccoli commercianti, la città si riveste con le luminarie, nel pieno rispetto delle norme anti Covid. “Facciamoci forza e facciamolo insieme a tutte quelle persone che sono in ospedale per quelle che non ci sono più alle quali abbiamo non abbiamo potuto portare neppure l’ultimo saluto.
Non siamo i soli, forza perché l’anno prossimo festeggeremo il Natale come abbiamo sempre fatto” – ha spiegato il sindaco Decaro.
A Napoli, la situazione è leggermente diversa. Solo ieri sera è stato acceso l’albero di Natale in Piazza del Plebiscito, albero voluto dal Comune di Napoli. Poche le luminarie in città, mentre a San Gregorio Armeno, la via dei pastori, c’è solo una esile collana di fili di piccole lampadine.
Solo la Camera di Commercio ha installato, prima dello stesso Comune di Napoli, un altro albero in Piazza Bovio, mentre negli altri quartieri, poche le luci e le luminarie già posizionate. Manca l’albero al centro della Galleria Umberto I.
A Palermo, forme illuminate, giochi di luce, stelle e geometrie accese sul paesaggio che in serata, intorno alle 22, diventa quasi metafisico. Il Teatro Massimo, con i suoi leoni e le sue colonne ricoperte di luce e migliaia di stelle di Natale sono il centro della grande scalinata.
Roma, la città del Papa, si illuminerà con un albero (migliore di quello dello scorso anno) alto ben 23 metri ed illuminato da oltre 100mila luci a led e da 800 sfere. Via del Corso, senza turisti, è illuminata con un lunghissimo tappeto di luci che crea l’effetto cielo stellato.
Per quanto sia un Natale diverso, ogni città cerca di non far mancare l’atmosfera gioiosa dando luce alle proprie vie. Prepariamoci anche noi ad accogliere quella Luce che ogni anno viene per illuminare e scacciare le tenebre dal nostro cuore.
Fonte: agi.it
ROSALIA GIGLIANO
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