La Natività di San Giovanni Battista mostra l’attenzione della Chiesa per uno dei santi più noti e importanti di tutta la cristianità.
Il culto che la Chiesa offre a Battista, celebrandone la natività, è il segno della grandezza di questo uomo santificato prima ancora della sua nascita e dell’importanza che gli conferiscono tutti i cristiani. Il padre di Battista, Zaccaria, era sacerdote e sua moglie Elisabetta era sterile e avanzata negli anni.
I due però camminarono sempre nella legge del Signore, e questo portò a fare in modo che al vegliardo Zaccaria, entrato nel tempio per offrire l’incenso, apparve l’Angelo del Signore. Inizialmente lo turbò, ma questo lo tranquillizzò con voce soave. “Non temere, gli disse, o Zaccaria, perché le tue preghiere sono state esaudite e la tua moglie Elisabetta darà alla luce un figliuolo a cui porrai nome Giovanni”, gli disse.
“Egli sarà per te di allegrezza e di giubilo, e molti per la sua nascita si rallegreranno poichè sarà grande al cospetto dell’Altissimo… sarà ripieno dello Spirito Santo e precederà dinanzi al Signore con lo spirito e la potenza di Elia“. Zaccaria rispose tremante. “Ma come avverrà questo, rispose tremante Zaccaria, se io e la mia moglie siamo vecchi?”.
La risposta dell’angelo, prima di scomparire, lo spiazzò. “Io sono Gabriele chè sto al cospetto di Dio, e sono stato inviato ad annunciarti questa bella notizia, ma giacché hai esitato, rimarrai muto fino a tanto non sia compiuto quello che ti ho detto”. Quando tornò a casa si compì la parola del Signore.
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Il contesto che circonda la Natività del Battista, il Precursore di Cristo, l’ultimo e il più insigne tra i personaggi che nel corso di quaranta secoli preannunziarono il Salvatore, è quello dell’annuncio dell’Angelo a Maria, a Nazareth. La sua vita, però, fu di mera mortificazione e la trascorse quasi tutta nel deserto e nella predicazione del regno messianico.
Questo aspetto rende Giovanni uno dei santi più grandi di tutta la cristianità. Come anche, però, la sua speciale relazione particolarmente intima con il Salvatore. Ad esempio, battezzandolo nel Giordano, e mostrandolo ai discepoli con le parole che ancora oggi riecheggiano ogni giorno nella celebrazione della Santa Eucarestia. “Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati dal mondo”.
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Quando gli veniva chiesto “Sei tu il Messia?”, lui rispondeva: “Io sono la voce di colui che grida nel deserto: raddrizzate le vie del Signore. Io non sono il Cristo: ma fui mandato innanzi a lui. Bisogna che Egli cresca e che io diminuisca”. Al punto da venire preso e decapitato in odio alla verità, coronamento definitivo della sua missione.
Giovanni Bernardi
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