La delicata situazione, in merito ai continui scontri tra la Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime della Serva di Dio Natuzza Evolo e la Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea sembra volgere verso una pacifica risoluzione.
Monsignor Luigi Renzo, Vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, ha sempre definito questa situazione come “complessa e delicata”. I continui scontri, per l’appunto, tra la Diocesi e la Fondazione hanno però conosciuto la parola “fine”, o quantomeno “pace”. La fine del complesso dibattito è stato scaturito dalla lettura di una lettera, datata 24 luglio, inviata dal prefetto della Congregazione per il Clero, il Cardinale Stella, al Presidente della Fondazione.
Natuzza Evolo: è pace fatta tra Fondazione e Diocesi
Proprio nella giornata di ieri, come riporta La Gazzetta del Sud, alla fine dell’assemblea dei soci della Fondazione per eleggere il nuovo Consiglio d’amministrazione, è stata letta la lettera. L’importante scritto, che suona come una svolta per questa delicata questione, ha affrontato diversi temi sui cui spesso ci si è trovati in disappunto.
All’interno di essa, si esplica come da parte della Santa Sede ci sia una “grande attenzione per la situazione”. Inoltre, si è definito che la Congregazione per il clero avrebbe espresso la volontà di “adoperarsi per una pacifica soluzione della vicenda, complessa e delicata“.
La Fondazione voluta fortemente dalla Serva di Dio
Le radici di quella che oggi è la Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime della Serva di Dio Natuzza Evolo, si radicano negli anni Ottanta dello scorso secolo. Per ispirazione della Serva di Dio Natuzza, si costituì, nel 1987, un’associazione. Quest’ultima, divenuta poi la Fondazione, aveva l’obiettivo di creare a Parativi un grande complesso che comprendesse, in primis, un santuario dedicato alla Vergine Maria. Ma nella volontà della Venerabile, c’era anche l’assistenza medica, l’aiuto ai giovani e ai disabili. Oggi, i resti mortali di quella che è passata alla storia come “Mamma Natuzza“, riposano proprio nella cappella della Fondazione, a Parativi.
Fabio Amicosante
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