Natuzza aveva previsto ogni impedimento, in merito al suo caso e alla sua eredità spirituale lasciata su questa terra.
Il caso di Natuzza Evolo è molto controverso, tanto che la chiesa istituzionale tarda a pronunciarsi, mentre i fedeli difendono il culto, che si è creato intorno alle azioni benefiche e miracolose della mistica calabrese.
Al momento, anche la Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, ispirata da Natuzza Evolo, sta riscontrando dei problemi, per le disposizioni del Vescovo, Monsignor Luigi Renzo, che ha intenzione di modificarne lo statuto.
E pensare che ben 20 di anni fa era stata la stessa Natuzza a prevedere queste problematiche, grazie ad una sua visione, scritta e documentata. Ecco cosa diceva al Vescovo dell’epoca:
“Mons. Colloca: “Quando avete fatto lo Statuto dell’Associazione non avete interpellato chi ne sa più di voi. Lei (Natuzza) non è, come la chiamate voi, l’ispiratrice, ma è la messaggera. Modificate lo statuto se non volete qualche giorno brutte sorprese! Per il momento, avete il nostro vescovo dalla vostra parte, ma se ha una promozione e verrà un altro che la pensa in modo diverso? Finché don Pasquale (Barone) vive ed è efficiente sarà lui il Presidente dell’Associazione, perché avete fiducia e stima. Se ci sarà un cambiamento per don Pasquale, il nuovo Presidente dev’essere eletto da tutti i soci.
Può essere un prete, come può essere un laico degno e competente, perché se è sempre il parroco di Paravati (come prevedeva la bozza originaria dello Statuto, ndr) questo potrebbe pensarla diversamente. Il Consiglio deve essere ingrandito almeno a sette membri e le votazioni devono essere fatte per iscritto in segreto e non ad alzata di mano, perché molti soci sono scontenti. Questo è il desiderio della Madonna perché non ci deve essere sorpresa, ma continuità”.
Natuzza diceva anche ai soci fondatori: “Scusate se vi do questo scritto, ma Mons. Colloca mi dice che io non sono l’ispiratrice, ma la messaggera. Prego perché possiate agire e fare contenta la Madonna. Natuzza”.
Tra gli articoli dello statuto che Monsignor Luigi Renzo vuole modificare c’è il n° 3, per cui “La cura e gestione della stessa saranno di esclusiva pertinenza della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, regolamentate tramite la stipula di un Disciplinare tra le parti in forma pubblica per notaio”.
Ed ecco perché i soci fondatori sono in allarme, perché pare che saranno costretti a delegare ogni loro azione al Vescovo.
Tra le persone che si stanno opponendo a queste disposizioni della Diocesi, ci sono anche coloro che hanno potuto conoscere Natuzza Evolo e constatare personalmente l’autenticità delle sue azioni e intercessioni. L’avvocato Francesca Sergi, ad esempio, era stata guarita, anni fa, da un male incurabile, grazie alle preghiere di Natuzza.
Antonella Sanicanti
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