Natuzza (1924-2009) è stato un personaggio molto discusso. Nata in un piccolo paese calabrese, Mileto, si narra che il suo particolare misticismo si sia manifestato già in tenera età. Un giorno infatti vide un uomo avvicinarsi alla loro casa e Natuzza gli disse: “Noi siamo poveri, non abbiamo neppure il pane.”. Quell’uomo le disse di essere San Francesco di Paola!
Crescendo Natuzza cominciò a ricevere la visita di molte persone, da ogni parte del mondo. Si diceva che fosse in grado di colloquiare con Gesù, con la Madonna, con gli Angeli e coi Santi, coi defunti. Per questi motivi la gente le chiedeva un segno o una parola di conforto.
Si dice anche che avesse ricevuto il dono delle stimmate e che vivesse delle sofferenze atroci, durante il periodo pasquale. Molti hanno dichiarato che avesse il dono di individuare con esattezza le malattie e le cure adeguate.
Questo destò non poco clamore, tanto che la sua condotta di vita allarmò le autorità religiose del tempo. Si chiese una perizia psicologica che, per un periodo, portò Natuzza addirittura ad essere ricoverata in manicomio.
Come è accaduto in molti casi -anche più eclatanti di questo- la Chiesa poi modificò il suo giudizio e il Vescovo Luigi Renzo, titolare della diocesi di Mileto, preparò per lei la pratica per la Congregazione delle Cause dei Santi.
Anche il Cicap (comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale) si è pronunciato in merito al caso di Natuzza: “Non si vuol discutere della buona o cattiva fede della signora Natuzza, sebbene in un discorso scientifico nulla dovrebbe essere trascurato, ma in assenza di un contatto diretto non è corretto esprimere giudizi su quest’aspetto. Pochi sono gli elementi significativi che vengono in nostro aiuto per tracciare un quadro, per quanto approssimato, del fenomeno Natuzza.”.
Nel 1987 diede origine alla sua fondazione, presso cui trascorse il resto della sua vita. La struttura comprende un Santuario mariano, dedicato al Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, e aree per l’assistenza medica e luoghi di incontro per giovani, anziani e disabili.
Al di la della decisione della Chiesa, in merito alla santificazione di Natuzza Evolo, questa signora cresciuta in povertà, ha, con molta umiltà, messo a disposizione di chiunque i suoi doni, con l’unico scopo di alleviare le sofferenze, dove fosse possibile, come è documento da tantissime testimonianze che non dovrebbero cadere mai nel dimenticatoio.
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