Lunedì è stata registrata una nuova tragedia in mare a largo della Libia: un gommone con a bordo 125 persone tra cui 6 bambini e 28 donne è naufragato e sono morte 6 persone prima che la guardia costiera libica potesse intervenire per le operazioni di soccorso. I migranti soccorsi sono stati portati successivamente nella base navale di Tripoli. Secondo quanto riferito dalla Libia il naufragio è cominciato intorno alle 3 del mattino, con il gommone che ha cominciato ad imbarcare acqua e sprofondare nel mare a nord della costa libica. I soccorsi sono giunti intorno alle 7 ed hanno salvato persone che si trovavano a bordo e accanto all’imbarcazione.
Giunti a Tripoli i migranti hanno prima di tutto ricevuto cure mediche ed umanitarie quindi sono state schedati e consegnati alle autorità per il trasferimento in un centro di detenzione dove verranno interrogati sul loro tentativo di andare in Europa al fine di scoprire chi gestisce il traffico illegale di esseri umani. Doveroso ricordare come nella stessa giornata di lunedì sono scomparse altre 63 persone durante il naufragio di un’imbarcazione con a bordo 100 migranti. Le autorità libiche ritengono che il punto di partenza di entrambe le imbarcazioni sia la città costiera di Garabulli.
L’arrivo di OpenArms a Barcellona
Dopo le pessime notizie di lunedì mattina, oggi è quantomeno giunta la buona nuova dell’arrivo della nave Ong ‘OpenArms‘ al porto di Barcellona. A comunicarla è stata la stessa Ong spagnola pubblicando una foto della nave appena approdata al porto catalano commentata dalla scritta: “Benvenuti a casa”. Una dimostrazione di solidarietà e umanità che fa il pari con quella del mese scorso a Valencia nel corso dell’approdo della nave ‘Acquarius‘.